mercoledì 29 febbraio 2012







(ascolta)



I tuoi pensieri stanchi
si fermano da me 


Uniamo i nostri vuoti  
vediamo in loro cosa c'è 


Puoi fermarti adesso 
se credi sia più facile rimanere al buio e fingere 

Fare tutto 
come se, 
come tutto fosse niente, 

aspettando qualcosa che cambi te 
(o che è già cambiata)



ma cosa sarà di noi



I miei racconti strani 
si scontrano con te 

Uniamo i nostri globuli 
infettami d'amore per te



Non fermarti adesso 
se credi sia inutile rimanere in bilico 
al margine di una vita troppo breve, 

di un silenzio assai più forte 
del confuso rumore del vivere 


Dimmi ancora che sai piangere 



Non fermarti adesso 

se credi sia inutile respirare una parte di noi: ovunque


questa vita troppo breve, 

questo silenzio assai più forte del confuso rumore del vivere 



Non ignorarmi 
adesso che sai che l'amore è percezione 


e a volte diventa invisibile


 
Dimmi......









martedì 28 febbraio 2012






Oggi mi sento più forte
tace la mia ostilità.


Mostro la parte migliore
di un'anima bianca e sporca


di te,

 di me,
 di tutto ciò che non mi uccide.


Ieri ho incontrato l'amore
mi ha detto "passavo di qua".


Poche parole e poi scie
da farsi bastare 

e più in là....chissà..

Sperare di incontrare tutto ciò che ancora ferisce
senza mai uccidere.


Sperare di sentirmi ancora anormale
pur versando lacrime.




Commuovermi stringendo una vita che ride
che assomiglia un po' a me. 




Sperare di confondermi con la mia anima


diventare....migliore..
















lunedì 27 febbraio 2012





Scende lenta su di me

Ogni goccia di memoria

Là i miei sorrisi e dispiaceri travestiti dall’esperienza.

Fingo di essere così
Privo di un sapore amaro in bocca

Amante, con il cuore da mercante con il suo dolore in vendita.

Voglio una canzone solo per me
Che dia voce ai momenti in cui non riesco a parlare

Che rivesta gli spigoli di un’anima
che è Lacerante troppo mobile per me..

Vorrei essere così

Indifferente al mio sentire

Per confondere le cose,
cambiare il senso alle parole come “speranza”

Goccia a goccia dentro me
Si fa strada quel bambino

Disarma con un fiato d’innocenza
L’ignoranza travestita da paura.



Scrivo una canzone solo per me

Che dia voce ai momenti in cui non riesco a gridare

Che rivesta gli spigoli di un’anima
che è Lacerante troppo mobile per me..


Voglio una canzone ancora per me


Che mi possa mentire quando il letto è troppo grande

Che mi faccia pensare di essere speciale si,

respiro,

sono speciale



Come il sole a mezzanotte!












sabato 25 febbraio 2012





Considero valore ogni forma di vita, 

la neve, 
la fragola,
 la mosca.


Considero valore il regno minerale,
 l'assemblea delle stelle.


Considero valore il vino finché dura il pasto, 
un sorriso involontario,

la stanchezza di chi non si è risparmiato, 
due vecchi che si amano.

Considero valore quello che domani non varrà più niente 
e quello che oggi vale ancora poco.

Considero valore tutte le ferite.


Considero valore risparmiare acqua,
 riparare un paio di scarpe,

tacere in tempo, 
accorrere a un grido, 
chiedere permesso prima di sedersi,

provare gratitudine senza ricordare di che.


Considero valore sapere in una stanza dov'è il nord,
qual è il nome del vento che sta asciugando il bucato.

Considero valore il viaggio del vagabondo, 
la clausura della monaca,

la pazienza del condannato, qualunque colpa sia.


Considero valore l'uso del verbo amare 

e l'ipotesi che esista un creatore.


Molti di questi valori non ho conosciuto



e considero, infine

il valore che esiste tra me e te



quella parte sottile e invisibile 
di un legame che esiste.

e che fai finta di non vedere.

dimenticandoti

che un valore assoluto nella vita,

e pur sempre un valore da difendere.


ti parlo di questo valore.









giovedì 23 febbraio 2012




Sono stato un baro, un gatto,
un brutto tiro di dadi.

Sono stato in nessun posto 
e ho visto tutto.

Sono stato a Parigi sotto le bombe.

Sono stato la notte insonne di qualcuno.



Ho bruciato ponti,


ho assaltato banche,

ho sputato chiodi,


ho bevuto fiamme.

Ho parlato in lingue sconosciute,
attraversato strade senza guardare.

Ho avuto nomi da ballerino di fila,
ho dormito su fondi di bottiglia,

le mie mani sono sempre andate al dunque.


Ho piazzato esplosivi sotto sorrisi di convenienza,
io, la scimmia da circo, la mantide sacra,
il dolce ragazzo della porta accanto.

Ho leccato lame di rasoio, 
nutrendomi di ruggine e mazzi di rose,

barattando orologi per un po' di vertigine.






Sono stato le droghe che ho ingerito
il pentimento


la caduta,
il perdono,


la cura.


Ho dato nomi a vie senza più storia,
sperperato patrimoni di stelle distratte,

ho posato le labbra su altari di ghiaccio.



Lontano. 
Irragiungibile.

 Un telefono lasciato a suonare in una stanza affollata.

Solo. 
Febbricitante. 
Coperto d'oro.

Ho conosciuto velocità abrasive,

ho cantato bugie a squarciagola.


Un biglietto scaduto. 


Un anello da sposa.


Sono stato sbattuto su letti di noia.

Ho succhiato il sole di mezzogiorno
seduto sulla punta di un ago.
 
Sono stato una donna, 

cartolina 
ricordo,
regalo di Natale.

 
Ho avuto cortili, 
automobili nuove,

 qualcuno che ha pregato in ginocchio davanti a me.


Io, 
Vincitore, 
Vinto, 

lo stronzo che a San Valentino t'ha spezzato il cuore.


Io, 
la schiena contro il frigo,
alle quattro di mattina, 

un Ipod tra le mani,


sudato e smarrito, 
cercando di dimenticare 
un orribile sogno

in cui indossavo mille maschere
ma non avevo un volto.


ma poi torno _Io







sono stato tutto questo

ora che per te non sono più lo stesso.








rimango musica


la parte nascosta di un sentimento.






la delusione,


di guardarti distratta




confusa
astratta










la parte più segreta che ho






e che dimenticherò.

























































mercoledì 22 febbraio 2012





Il sole disegna un cerchio rutilante 
sul telo di lino delle nuvole sfilacciate 
frapposte alla mia sbirciata distratta, 

e con morbida perfezione 
la circonferenza si adagia 
sul lungo crinale del monte, 

dietro il quale scenderà 
in qualche placido istante.

 
La finestra socchiusa sfiora la sedia, 
e fluisce un carezzevole soffio 
che lambisce i miei piedi 
con invisibile avvolgimento: 

io penso all'effusione 
di un abbraccio rapito ai dispetti del tempo, 
a un amore caldo 
come il raggio di luna degli innamorati. 


E quando la luna verrà sarà la stessa di allora? 
Quella che di noi farà di nuovo una cosa sola? 

E quando la luna verrà sarà la stessa di allora? 
Quella che dopo ci porterà alle carezze dell'aurora? 


Il sole disegna mezzo cerchio esitante 
su sbuffi di nuvole andate 
e Oriente indorato risponde 
all'acceso Ponente. 

Guardo le rocce innevate nel blu luminoso: 
sei là con lo sguardo, 

lo stesso che mi hai regalato lasciandomi solo. 

Ti ho persa quel giorno e mai più ho ritrovato 
la scia deliziosa del tuo fascinare, 

e se fosse successo mi avresti rivisto così... 

(devono aver diviso in due il mondo, 
e penso di essere dalla parte sbagliata). 



E quando la luna verrà sarà la stessa di allora? 
Quella che di noi farà di nuovo una cosa sola? 

E quando la luna verrà sarà la stessa di allora? 
Quella che dopo ci porterà alle carezze dell'aurora?

 

Ora il sole 
disegna 
un commiato straziante 
di squarci roventi 
fra nuvole ostili, 
veloci 
nel giungere a frotte 
sui miei capogiri. 

Nell'ombra 
del monte 
mi pento 
di averti 
lasciata 
tornare. 



E poi il buio, 


neanche un graffio di luna nel cielo 














martedì 21 febbraio 2012






Diavolo dove sei 

se non nella bellezza che muore, 
se è così che ne fai 
dell'amore che muove le cose? 


Diavolo dove sei 

se non nella bottiglia finita 
quando guardo così 
il mondo svanire fra le mie dita 


Per ogni illuso che cade 
uno si salva dalla mitraglia 
per ogni illuso che cade 
uno si salva dalla mitraglia 

Poi mi salvo anch'io 



Diavolo dove sei 

se non nella campagna infinita 
quando guardo così 
il mondo bruciare fra le mie dita 



Eccoti dove sei 


nella luce accecante del sole 
ora che non puoi più dirmi 
di levarmi di torno
 

Per ogni illuso che cade 
uno si salva dalla mitraglia 




Poi mi salvo anch'io 









lunedì 20 febbraio 2012






Quanti motivi per dir di te 
negli abissi fra i palpiti! 

Quante emozioni per scriverne, 
come un pioniere partecipe 
che fa ritorno da un viaggio di echi e rintocchi 
in un reame di lugubri tonfi inarrestabili!
 

Quando tu ti rannuvoli, 
e un temporale si appresta 
a rovesciarti su tutti noi 

come una pioggia repressa, 
io sono pronto a farmi tuo ricettacolo: 
per ogni goccia un oceano di empatie possibili. 


L'infelicità non è che stimolo inevitabile. 
La felicità non è che esito fugace. 

Sei striggente eppur bellissima così come sei, 
decorosa e tristemente chiusa in te.
 

E meglio dire che l'arte è 
generosa fontana 
o ritenere per giusto che 
sia come una spugna, 
che assorbe e s'imbeve di tutte le cose 
con la curiosità e l'estasi della bontà? 




Se non ti so aiutare 
ad arginare la tempesta 

tu lasciati consegnare 
al mio tentativo migliore 

di dare lustro alla tua dolorante dolcezza,

con le canzoni che concepisco intrise di te. 


















sabato 18 febbraio 2012





Mi dispiace veramente 
che sono ancora qui a parlare di noi, 
ma è il mio modo di espiare 
colpe a cui non sono date 
alternative valide. 

E c'è la notte che 
mi conturba con tutta la sua intimità... 

Questo fa con te? 

Prima, come una folata 
ti ha segnata con le lacrime: 
era l'ira minacciosa che soffiava 
dalle nostre bocche 
amare e stupide. 

E la notte ti preserva 
dalla mia intimità, 
ma chissà se ti riserva 
il desiderio e la paura della bontà 
come fa con me. 

"...Eri così bella nella tua complicità, 
l'anima gemella della mia felicità. 
Ero io così per te. Ma l'incantesimo 
la mia bacchetta l'ha spezzato poco a poco..." 

Ti dispiacerà per sempre 
che ero ancora lì a parlare di noi? 
Ma mi son messo a camminare 
e confido che qualcosa, prima o poi, 
mi distrarrà: 

c'è la nebbia e il suo biancore... 
c'è un ubriaco da sorreggere... 
Io vorrei solo scoprire 
se anche tu hai delle colpe che 
non puoi eludere. 

E la notte ti preserva 
dalla mia intimità, 
ma si insinua lentamente 
tra i velami della mia sensibilità: 
questo fa con me. 

"...Ero così bello nella mia complicità 
l'anima gemella della tua felicità. 
Eri tu così per me. Ma l'incantesimo 
la tua bacchetta l'ha spezzato poco a poco..." 

Eri tu così per me 
ero io così per te 

eravamo l'un per l'altra incorruttibili 

amabili
insostenibili



eri tu così per me 
ero io così per te 



questo incantesimo...


dimmi tu come si può
ignorare questa passione

la passione dei nostri sguardi

mentre bacio le tue mani

mentre la mia pelle sussurra la tua...


e i respiri tuoi
dentro ai miei

e i respiri miei
dentro ai tuoi


dimmi come si fa'


dimmi come


ignorare un sentimento

che è vivo.







dimmi.