Mi manchi tu,
la fantasia,
il cinema,
l'estate indiana,
mi servi tu,
un brivido,
il ghiaccio nel campari soda.
Fumo un'altra sigaretta,
perché è facile buttarsi via,
respiro
e scrivo,
tutto quello che mi manca
è un'assurda specie di preghiera,
che sembra quasi amore...
Piangi,
muori amore,
splendi sole,
da far male.
ho già fatto le valigie,
ma rimango ad aspettare.
Ridi,
ridi amore,
dice il telegiornale,
che la fine si avvicina,
io m'invento un gran finale.
Mi manchi tu,
la libertà,
tanti LP,
Battisti e Mina,
mi servi tu,
la malattia,
che spazza via la razza umana.
Chiudo con le sigarette,
un ragazzo in strada scappa via,
e metto in lista
tutto quello che mi manca,
e mi sembra quasi una preghiera,
oppure folle amore.
Piangi,
muori amore,
tutto il bene che so dare,
come il sasso e la fontana,
si consuma.
Ridi,
godi amore,
nonostante il temporale,
metto i panni ad asciugare,
piangi,
ti fa bene...
assomiglia molto ad un racconto di fine estate, veramente tenera
RispondiEliminache bello l'estate indiana!
RispondiEliminae anche il resto certo!