sabato 5 marzo 2011



Passa correndo lungo la statale
un autotreno carico di sale.

Adelante! Adelante!
C'è un uomo al volante,
ha due occhi che sembra un diavolo!

Adelante! Adelante!
È in arrivo, è distante,
alla fine di questo tavolo.

Di questo cavolo di pianura,
di questa terra senza misura,
che già confonde la notte e il giorno,
e la partenza con il ritorno,
e la ricchezza con il rumore,
ed il diritto con il favore,

e l'innocente col criminale,
ed il diritto col carnevale.


Passa correndo lungo la statale
un autotreno carico di sale.

Da Torino a Palermo,
dal cielo all'inferno,
dall'Olimpico al Quirinale.

Da Torino a Palermo,
dal futuro al moderno,
dalle fabbriche alle lampare.


In questa terra senza più fiumi,
in questa terra con molti fumi

Tra questa gente senza più cuore,
e questi soldi che non hanno odore,

e queste strade senza più legge,
e queste stalle senza più gregge,

senza più padri da ricordare,
e senza figli da rispettare.


Passa correndo lungo la statale
un autotreno carico di sale.

Adelante! Adelante!
C'è un uomo al volante,
c'è un ombra sulla pianura.

Adelante! Adelante!
Il destino è distante,
alla fine dell'avventura.

Che si nasconde in un polverone,
nell'orizzonte di un acquazzone,
e nei vapori della benzina,
diventa musica nella mattina,

e meraviglie sudamericane,
e companatico senza pane,
arcobaleno sotto le scale,
e paradiso nel temporale.



Passa correndo lungo la statale
un autotreno carico di sale...







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