poi c’è una cosa di cui io ho proprio paura,
e quella cosa sono gli
stadi intermedi.
nè dentro, nè fuori.
nè tutto, nè niente.
nè bianco, nè
nero.
il grigiore dell’indeterminatezza.
l’indeterminatezza del
grigiore.
non è questione di non sapere come va a finire.
è questione di non
sapere come fare a farla finire.
in che direzione spostarsi,
e con che
forza,
con quale coraggio,
con quale presunzione di sapere che ci si sta
muovendo nel verso giusto.
eppure si deve.
prima o poi,
ci si deve
spostare.
perchè prima o poi,
prima o poi,
dovrà pur esserci un dentro o
un fuori,
un tutto o un niente,
un bianco o un nero.
una stabilità
provvisoria.
qualcosa che resti.
resti?
resti?
chiudi bene la porta.
l’amore è meschino,
e ti coglie alle spalle
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