martedì 5 giugno 2012





Albero di mele 
che posso fare io per te? 


Vengo a mani vuote 
e tu mi accogli come un re 

vorrei darti il sole 
ma dici grazie ce l'ho già 

vorrei darti acqua 
ma dici tanto pioverà 

mangio le tue mele 
e non vuoi niente in cambio 


Uomo occidentale 
cosa hai lasciato dietro me? 

ero in paradiso 
e adesso scoppio di perché 

ho coperto il sole 
con la mia sete do potere 

ho sporcato l'acqua 
e adesso pago anche per bere 


albero di mele 


uomo digitale 
che cosa c'è di fronte a me? 

terra da esplorare 
i paradisi dei perché 

ma mi sento solo 
nell'infinito che mi assale

 
mangio le tue mele 


e faccio bene 



e faccio male






 

2 commenti:

  1. eccomi
    dunque qui
    sono il frondoso
    albero genealogico
    della poesia vecchia o nuova
    sia adamitica edenica o satanica
    certe mie foglie cadono questo è vero
    ma sedimentano in terra diventano concime
    i miei migliori frutti s’ infrangono sulle teste
    di quel l i che se ne vanno per i rami ramando
    o di coloro che dormono e russano sotto la mia ombra
    la verde verità del mio fogliame cerca e ricerca i l cielo
    por questo le mie radici sprofondano nel sottosuolo
    accetto essere annaffiato e potato cantano gli uccel l i miei
    dimentico coloro che accoltellano la mia corteccia
    cancello i loro nomi mano a mano che io cresco
    mi spaventano i tagliatori che eseguono
    ordini municipali o ministeriali
    che male faccio io a nessuno?
    A TE CHE GUARDI
    TI PREGO
    RISPETTA
    E AMA
    OGNI
    RAMO
    OGNI
    FOGLIA
    OGNI
    FIGLIA
    OGNI
    NODO
    DEL MIO
    TRONCO
    E PER FAVORE
    NON PISCIARE
    SULLE MIE RADICI

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  2. Grazie giardigno!!!!!
    Impeccabile come sempre!!!!

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