Se non esistesse la chimica,
saremmo tutte cellule sterili e dormienti.
incolore, insapore, inodore...
incapaci di mischiarsi tra gli atomi e le molecole,
creando percorsi e pozioni scintillanti,
spesso siamo una formula scritta su di unfazzoletto da thè,
percorso da infitile briciole di biscotti mangiucchiati,
spesso diventiamo tramonti immaginati,
magari non vissuti,
spesso siamo noi,
noi e basta!
in assenza di respiro,
respiriamo comunque, per non affogare dentro.
allora mi domando:
siamo così piccoli e veloci,
ma non riusciamo a vederci dentro?
vederci veramente?
se la natura piangesse clorofilla,
sarei un fiore unico al mondo!
mi nutrirei di aria contaminata di azoto,
respirerei gas liquidi e dannosi,
ma vivrei riparato dal vento,
e cullato dal sole di aprile.
mi farei scivolare la pioggia danzante,
e chiederei "i perchè" ad un grillo piangente....
i perchè diventano perchè
quando si ha la vera capacità di capire realmente un perchè.
immagazzinarne un contenuto,
fotocopiarlo da entrambi i lati,
e conservarlo in un raccoglitore da ufficio, racchiuso nella mente.
percezioni contrastanti,
pensieri asfissianti.
insistenti,
perforanti.
la vita la facciamo noi,
o si fa da sola?
rispondo:
la facciamo noi, nel momento in cui la vita stessa decide,
come un pongo,
di distendersi e trasformasi.
non vedo strade.
non apro gli occhi.
non immagino strazianti continuazioni.
non voglio nascondermi nell'armadio di nessuno.
e mi pento al pensiero del solo averlo pensato.
ma offenderti non avrei voluto, e nemmeno dovuto.
e per offendere, forse, ho offeso anche me medesimo.
dunque che fare?
spogliamoci degli addobbi,
scuciamo i ricami,
mettiamo in "PAUSE" le considerazioni.
poi.....
il poi diventa noi,
il ricordo del poi,
di un noi,
senza titolo principale,
ne quello di coda.
AngS
Nulla e' in regalo
RispondiElimina(da La fine e l'inizio)
Nulla è in regalo, tutto è in prestito.
Sono indebitata fino al collo.
Sarò costretta a pagare per me
con me stessa,
a rendere la vita in cambio della vita.
E' così che stanno le cose,
il cuore va reso
e il fegato va reso
e ogni singolo dito.
E' troppo tardi per impugnare il contratto.
Quanto devo
mi sarà tolto con la pelle.
Me ne vado per il mondo
tra una folla di altri debitori.
Su alcuni grava l'obbligo
di pagare le ali.
Altri dovranno, per amore o per forza,
rendere conto delle foglie.
Nella colonna Dare
ogni tessuto che è in noi.
Non un ciglio, non un peduncolo
da conservare per sempre.
L'inventario è preciso
e a quanto pare
ci toccherà restare con niente.
Non riesco a ricordare
dove, quando e perché
ho permesso di aprirmi
quel conto.
Chiamiamo anima
la protesta contro di esso.
Ed questa è l'unica cosa
che non c'è nell'inventario.
Wislawa Szymborska