venerdì 31 agosto 2012






Guardo dritto avanti a me 
Respirando come se 
Tutta l'aria limpida 
Fosse l'ultima 

Tutto è fermo intorno a me 
Chiudo gli occhi e sento che 

Solo il vuoto è sempre lì 
Ad attendermi 


Un'acrobata non vola 
Ma cammina sempre sola 

Su quel filo teso 
Tra la terra e il cielo


 
E mi lascio indietro il mio passato 
Tutto il tempo che fin qui ho sprecato 
A inventare inutili parole 
A trovare strade per il sole 


Fare il vuoto dietro me 
È sembrato facile 
Arrivato fino a qui 
Non posso arrendermi
 
Alza gli occhi e guarda su 
Pensa se cadessi giù 
Per un attimo sarei 
Tutto ciò che vuoi 


Resto qui sospeso in alto 
Solo io per questo salto 


Manca solo un passo 
Per cambiare tutto 




Ho lasciato indietro il mio passato 




Tutto ciò che avevo ora è cambiato 




Ed inventerò nuove parole 
Per trovare strade verso il sole 








giovedì 30 agosto 2012






Quindi superata l'ossessione 
Della solitudine e della devozione 

Emerge il fabbisogno esponenziale 
Di incrementi demografici e di istinto materiale 

Dopo un silenzio astrale esplodi il quesito 
Sul vizio occulto e il desiderio proibito 

Mi assale un profano bisogno e preparo la cena 

Quando verranno 
Gli anni dei ricordi 
Ci troveranno ancora uniti e forti 
Sereni per quel che noi siamo stati 
Per quello che saremo 

E ci esercitiamo ad affinare l'equilibrio 
Della reciprocità 

Sei forte delle tue certezze esatte 
Che si esprimono in pretese di stabilità 

Riusciamo a mantenere la giusta distanza 
Dal rischio quotidiano della ciclicità. 
Adesso vieni vicino ti abbraccio che hai freddo alle mani 

Quando verranno 
Gli anni dei ricordi 
Ci troveranno ancora uniti e forti 
Sereni per quel che noi siamo stati 
Per quello che saremo.





mercoledì 29 agosto 2012



Di questi lacerti antropici 
Sgretolati irreparabili 

Di queste scaglie non più corporee 
Arricciate come coriandoli 

Stracciati per dispetto 

Per essere un calcolo 
un fluido 
Un sistema perfetto 

Incompleto e provvisorio 



Resterà un segno? 
Un ricordo? 



Di queste scorie di cellule 
umori e passioni 

Dell'ansimare tra coscienza 
e istinto tra sublime e minuto? 


Di questo odore di pane caldo 
In questa notte d'estate cosi piena di stelle? 


Di questo spasimo incontenibile chiamato amore? 



Per l'ultimo umano esercizio del paragone 
Per declinare il confronto di ciò che è stato 
Comunque sia stato 

Per vidimare il terrore dell'ignoto 
Del non essere più 
e dover ancora diventare 



Se questo ignoto stadio dell'essere 
(se è) 

Se questa forma di vita non informata 
Sparisce con l'intuizione 


Estranea e superiore 
Della dialettica del cosmo 
Del segreto del divenire 
Quotidiano 

Resterà un segno? 
Il mio ricordo? 



Di queste scorie di cellule 
umori e passioni 

Dell'ansimare tra coscienza 
e istinto tra sublime e minuto? 


Di questo odore di pane caldo 
In questa notte d'estate cosi piena di stelle? 



Di questo spasimo incontenibile chiamato amore? 



Solo chi non ha visto ci crede davvero 
Perché chi c'era 
Ancora si chiede se era 



Solo chi non ha visto ci crede davvero 
Perche chi c'era 
Ancora si chiede se era 





martedì 28 agosto 2012







Cos'è l'immensità? 

un vuoto 

che non ha niente di simile 
al profondo dei tuoi occhi 


che dopo la realtà 
è un ombra tiepida 

mentre dal fondo 
il cuore sembra che mi scoppi. 


Io che sarei di te i nei, 
le vertebre, 
ogni riflesso rosso perso tra i capelli. 

E solo a pensarti lo sento 
che i venti, 
la polvere, 
il mondo, 
l'oceano, 

l'idea di un'amore tremendo, 
tutto è dentro te. 


E' come un distacco dal tempo 
e l'astratto dio dell'universo 
che appare attraverso quel lampo di sole 
se guardi me. 


Trasloco l'anima 
ma è un pò come se qua 
l'aria non fosse che un via vai di tuoi respiri. 


Si spera anche c
osì, fiutando pollini 
con questa scena in mente di te che arrivi. 


E solo a pensarti 
lo sento 

che i venti, 
la polvere, 
il mondo,
 l'oceano, 
l'idea di un'amore stupendo, 
tutto è dentro te. 



E' come un distacco dal tempo 
e l'astratto dio dell'universo 
che appare attraverso quel lampo di sole 
se guardi me. 



E' come l'edera 
che ostacoli non ha 



lunedì 27 agosto 2012






Sento il mondo respirare 
in questa sera di vendemmie 

di parole sussurrate 
delle nostre mani già sfiorate 


la vita può trovare un senso 
anche sfiorando un'altra mano per la strada 

battiti di ali 
battiti di ciglia...

battiti... 

l'attimo che non dobbiamo mai perdere 
ridarà il tempo 
e ogni attimo che si è perduto... 

sono tutte le cose impercettibili 


l'inizio del cielo 
e del mare 

di quel che da fare 
disfare 
rifare 


soffici le tue parole sussurrate 
immaginate 

foglie che si increspano di vento 
fragili cadendo sparse 

un grido in uno sguardo 
un fiume in una lacrima 

la vita in un sospiro... 


l'attimo che non dobbiamo mai perdere 
ridarà il tempo 
e ogni attimo che si è perduto ... 


sono tutte le cose impercettibili
 
l'inizio del cielo 
e del mare 
di quel che da fare 
disfare 
rifare 



eppure vivendo in salita 
e ansimando di tanta fatica 

arriva il sollievo leggero 
di corrersi incontro davvero 


sono tutte le cose impercettibili 
che vivono in universi immemorabili 


dove io scrivo i miei silenzi 
dove tu scrivi i tuoi silenzi 






domenica 26 agosto 2012






La lontananza sai 
è come il cielo 

distanza così grande 
che non serve l'aeroplano

ma questa leggerissima farfalla sulla mano
fa rivivere il pensiero 

delicato messaggero


La lontananza sai 
è come il mare 

distanza che è impossibile da dire
inutile varcare


 si immagina 

e ti impone di aspettare



La lontananza sai 
è come il mare 



fermo sulla riva 
con un vaso da riempire 



distanza così grande 
che è difficile spartire

 
tra chi ha fede di aspettare 






e chi vuole sparire 












sabato 25 agosto 2012






resterò seduto qui ad annullarti 
non mi importa delle ore non m importa di sembrare un deficiente 
io fondamentalmente non ho forse mai aspettato niente
 
fuggo dal bisogno di scappare 
resto qui e ci voglio stare
 
non m'importa del dolore questa volta 
se per caso fosse molto 
me lo voglio meditare 


strano come spesso basti un viaggio 
pochi grammi di coraggio 
un vestito un po' più corto 
e poi lo sguardo di uno che era di passaggio 

strano ma non credo che sia peggio 
non credo che sia peggio 



ci voleva lei che ti portasse fino a qui 
perché fossi come sei 
perché fossi così 

ci voleva, si.

ci voleva lui 
perché forse in fondo è vero 
che per essere capaci di vedere cosa siamo 
dobbiamo allontanarci e poi guardarci da lontano 



ci sono isole che andrebbero evitate 
soprattutto quando è estate 
pochi passi sul pontile 
è già finire intrappolato come un pesce nella rete 
e condividerne la sete 

certe isole col sole 
al posto giusto 
con un vento sempre fresco 
che s'insinua malizioso e disonesto 

e piano piano si confonde nel rumore fastidioso 
e sempre uguale delle onde 



 è vero che per essere capaci di vedere cosa siamo 
dobbiamo allontanarci 

e poi guardarci da lontano 



strano come spesso basti un viaggio
pochi grammi di coraggio u
n vestito un po' più corto 
e poi lo sguardo di uno che era di passaggio 

strano ma non credo che sia peggio 
non credo che sia peggio 



resterò seduto ad annullarti 
non mi importa delle ore 
non m importa di sembrare un deficiente 


io fondamentalmente 
non ho forse mai aspettato niente 



fuggo dal bisogno di scappare 
resto qui e ci voglio stare 


non importa del dolore questa volta 
se per caso fosse amore 



me lo voglio meritare








venerdì 24 agosto 2012






E intanto le tue dita 
tessevano parole 
Così senza fatica 
e senza far rumore 
Lo spazio di una riga 
e avevi preso il volo 
Un punto esclamativo 
e rimanevo solo. 

Così alla fine ti ho seguita 
per tutta la punteggiatura 
Assurdo non averti mai capita 
e non riuscirci neanche ora. 

Provando a starti dietro 
nei continui saliscendi di 
montagne russe in bilico 
sul solco di malinconie 
che non ti conoscevo 
Costretto a decifrarti 
e intanto mi perdevo io 
che ero del tutto impreparato a questo 
cielo grande 
a migliaia di chilometri da me 
e in mezzo al cielo 
un fiore gigante 
e ogni petalo è un qualcosa che non so di te 

Ma come sei riuscita 
ma come hai fatto 
per tutta questa lunga vita 
con tutto quel dolore 
Senza far rumore, senza... 
senza far rumore, senza... 

Provando a starti dietro 
nei continui saliscendi di 
montagne russe in bilico 
sul solco di malinconie che 
non ti conoscevo 
Provavo a decifrarti e intanto mi perdevo io 
che ero del tutto impreparato 
a questo cielo grande 
a chilometri da me 
e a questo fiore gigante 
che adesso sto lasciando a te 

Ma senza far rumore, senza... 
senza far rumore, senza...


giovedì 23 agosto 2012



A me ricordi il mare.

e non per le vacanze 
che abbiamo fatto insieme 

Ma per il tuo ondeggiare 
tra il gesto di chi afferra 
e quello di chi si trattiene 

Ci sono validi motivi per cui dovrei evitare di dirtelo 
ma dal momento che mi scrivi dirò 
che l'ho capito da subito 

perché sei? 
perché sei tu che quando arrivi sorridi 
e a me mi gira benissimo 
e sempre tu che se decidi ti giri 
e mi pugnali in un attimo 

così succede che mi pare che va bene 
e invece non va 
e se migliora allora peggiorerà 

oppure 

sono sicuro che va male arrivo di là 
e te lo dico tu mi dici "ma va"? 
e ancora 
a me succede che va bene 
e invece non va 
e se migliora allora peggiorerà 

oppure 

sono sicuro che va male arrivo di là 
e te lo dico tu mi dici "ti va"? 
ma io così non vado avanti 

Mi ricordi il mare.
 
non per i riflessi 
per il sugo andato a male 
il qualunquismo dei discorsi 
sotto l'ombrellone 
il sudoko che non torna 
e quello che era scritto a penna 
è già da cancellare 

è come l'amore 

va di tasca in tasca come l'accendino vuole 
ti ritorna quando non hai niente da appicciare 
se escludiamo il poco che rimane 


ancora 
ancora 
ancora 

Baci, 
baci ed abbracci 

che diventano lacci 
e più diventano stretti 
più nascondono impicci 
come un cane ti accucci 
sui tuoi poveri stracci 

e piano piano vai giù 
come un programma di Socci 

piano piano vai giù 

ma poco dopo risorgi 
solo che non ti accorgi 
dei sorrisi posticci 
dei pensieri che scacci 
delle cose che lasci 
per banali capricci 

Mi ricordi il mare.

 
Non per gli ombrelloni 
Per la fila in tangenziale 
Il malfunzionamento del mio condizionatore 
la discesa libera sui sassi senza aver le scarpe 
per fare i fricchettoni 

Questo è un po' il sapore 
del tutto compreso 
inclusa la consumazione 

io l'ho già bevuta 
eppure ho ancora troppa sete 


Quello di chi si trattiene

 
a me ricordi il mare, 

e non per le vacanze 
che abbiamo fatto insieme 


ma per il tuo ondeggiare 



tra il gesto di chi afferra


 
e quello di chi si trattiene