lunedì 31 maggio 2010



non è una favole
n-è una prigione

il mondo in cui me ne sto
(felice mai sarò)




sabato 29 maggio 2010



lampi
incandescenze nel cielo

strappi
su chi sono adesso
e sulla mia strada

perverso è il modo di capire
trattenere il fiato e guarire

stanco di sentire
voci che lamentano dentro
un vuoto inutile

spento

e mi domando:
chi sono adesso?

precarietà nel respiro
movimenti stretti,
stringo i denti e penso

perverso è il modo di guarire
trattenere il fiato e sentire

credo adesso sia il momento di agire
dentro me stesso
e soffrire

chi guardo allo specchio?
chi guardo negli occhi?
a chi guardo il cuore?

misurare dosi di amore

e non ferire

infierire
liberare
morire dentro
affondare

rinascere
crescere
proseguire una strada
difficile

in tanti vivono le sfide
lampi da guardare
mondi da combattere

decidere


trappole in fondo al mare

afferra la mia mano
perchè è quello che vuoi
tu sola saprai capire

ciò che dicono i miei occhi
stretti in lacrime

questa pioggia dovrà finire

ho paura dentro
perso
in questa tempesta


scappano i giganti


vedono lampi.






AngS


giovedì 27 maggio 2010




Questa notte ti ho incontrata in un sogno
eri all'angolo di una casa, vicino al mare

Dove l'occidente era frammentato
Tutto sola,
fumando la tua ultima sigaretta,

ti ho detto: "dove sei stato?"
e tu mi hai detto: "chiedimi qualsiasi cosa"....

Dov'eri...
quando tutto andava a rotoli?
Tutti i miei giorni
Spesi vicino al vuoto

un silenzio muto..

Tutto ciò di cui ho bisogno è un'angolo di cielo
Che non arriva mai.

Ora che nel sono qui in questa casa

Perso ed insicuro
Mi hai trovato in un sogno

Sdraiato sul pavimento
Circondato,

Perché hai dovuto aspettare?
Dov'eri?


ora mi hai trovato

Alla fine
ci rincorriamo
Perdendoci e trovandoci

sei l'unica che adesso sa chi sono sono,
chi non sono e chi voglio essere

non c'è modo di sapere
quanto tempo resterai accanto a me




Il mattino presto
La città collassa

ti sto cercando
e sembrano passati anni anni


ti sto lasciando dei messaggi
ti sto spedendo delle lettere

Ho un bel coraggio
A sopportare tutto il nostro mondo

Perso ed insicuro
Mi hai trovato
Sdraiato sul pavimento
Dov'eri?

dove sei?



Perché hai dovuto aspettare

Per trovarmi?




Per trovarmi.





AngS

mercoledì 26 maggio 2010




Forse é così,
io vivo fuori tempo;

é vero ciò che sento sotto pelle,
é come una costante sensazione di mancata appartenenza

e vedo le tue mani allontanarsi e avvicinarsi
alla deriva delle cose che non ho,
cose che non avrei potuto avere mai,

e cose che non so,

le cose che non ho
sono ciò che sono
e non chiedono scusa.
(Guardale a fondo non cerco una scusa).


Forse é perché sorrido fuori tempo,
non riesco ad adattarmi e galleggiare,

perso dentro guai
di cui non provo neanche più a trovare un senso,

ti cerco
e vedo le tue mani allontanarsi e avvicinarsi

alla deriva delle cose che non ho



Ma non rinuncerò mai a me stesso,
a come sono
e alle mie cose che non ho

e non le tradirò

Non dimenticherò la nostra strada
e ciò che siamo,

questo no
non credo cambierò


mi fido di me stesso
cattivo come sono,

continuerò a dirmi basta

ma mi fido di me stesso.




AngS

martedì 25 maggio 2010




Lieve, inutile

resta un attimo
per decidere che non durerà,

tutto inutile

basta un attimo
per disperderci nell'aridità

solo gesti che si ripetono

solo scorie di.
..di un' intimità.


Il vento lontano forse ci soffierà via di qua
nel vuoto
per mano
a risvegliarci più liberi.

lieve e inutile

disperatamente lieve e inutile


Sola inutile
torni a casa
poi la monotonia
che rumore fa?

tra le luci che si riaccendono
solo il buio qui sa di eternità

Il vento lontano forse ci soffierà via di qua

Nel vuoto
per mano

nel vuoto
per mano

a risvegliarci più liberi?
più soli?
più dannatamente innamorati?
più di prima?

Nel vuoto
per mano

a immaginarci unici


Unici



lieve, inutile







AngS







sono il risultato dei miei antenati
porto dentro di me il loro DNA
siamo I rappresentanti di una lunga stirpe di persone
e li abbiamo portati con noi
questa lunga stirpe di persone
che comincia dalla notte dei tempi
e quando ci incontriamo essi incontrano un’alra stripe di persone
e diciamo che portano anche la mia stirpe




quando guardo indietro negli anni
alle cose che mi hanno versare lacrime
mia madre mi disse di essere saggio
per vivere una lunga vita
ora mi rendo conto di quello che voleva dire mia madre
vocalizzo le cose che avevo lasciato taciute
ho lasciato il mio spirito affamato per troppo tempo
sto tornando a casa dalla mia famiglia
dove posso essere forte
essere chi ho deciso di essere
dentro di me il mio antenato
che mi da continuità
non sarebbe trascurato continuare in questo modo?
preferiresti che io smetta?
e te ne esci con le tue stronzate
facendo riaffiorare le sofferenze della gente
pago per il mio parlare e sono nervoso
e prego per tutte le madri che non riescono a dormire la notte
come una linea della vita io illumino le stirpi perché la mia comprensione è profonda
per le persone che mi hanno seguito e hanno avuta cara la mia anima
e questo è quello che io sono
se non credo di essere forte allora non lo sarò
questo è quello che mio padre mi disse
vorrei che mi avesse accompagnato
un pò di più
di quello che fatto
ma mi ha insegnato la mia cultura
e come vivere in maniera positiva
non vorrei mai macchiare di vergogna
il sangue nelle mie vene o portare dolore
sul dolce viso di mio nonno
nel suo luogo di riposo
e non vorrei avere fretta di imparare a non sprecare
quello che I miei avi hanno guadagnato con le lacrime
per la mia cultura




indietreggiare ancora
strisciare fuori dall’acqua calda




per la mia cultura




acqua all’aria
sei di nuovo sui tuoi piedi
di nuovo sui tuoi piedi
ciao papà ti ricordi di me?
sono l’uomo che non avresti mai detto che sarei diventato
sono il ragazzino che hai ridotto in lacrime
papa sono stato solo per 29 anni
si è giusto, il mio nome è quello che sai
sono quello che è arrivato nel mondo
sono quello a cui hai detto: guarda, non toccare?
credo nei sensi fuori dal suono
sono sempre stato troppo rumoroso
non mi aiuteresti a cancellarlo?
sono quello che sento
e quello che sento è surreale
sono una trottola che girando continua a solcare i miei tacchi
ora ho la forza di
strisciare fuori dall’acqua calda
dall'acqua all’aria
sei di nuovo sui tuoi piedi
di nuovo sui tuoi piedi



tieniti stretto il tuo patrimonio
torno alle radici e continuo il mio interludio
mi sostengo con il mio patrimonio
e il mio incantesimo è servito a controllare quelo che ora ti porta il futuro
e tuoi avi ora sanno come ancora meglio
ma ora cos’è successo al mondo senza l’odio?
usa la testa e se l’ago è saggio sii il filo
e scuoti la tua saggezza ancestrale al meglio
e diffondi la parola dei signori in questa vasta terra




questo è quello che mio padre mi disse
vorrei che mi avesse accompagnato
un pò di più
di quello che ha fatto
ma mi sono insegnato da solo la mia cultura
e come vivere in maniera positiva
non vorrei mai macchiare di vergogna
il sangue nelle mie vene o portare dolore
sul dolce viso di qualcuno

e non vorrei avere fretta di imparare a non sprecare
quello che I miei avi hanno guadagnato con le lacrime



per la mia cultura




indietreggiare ancora
strisciare fuori dall’acqua calda
dall'acqua all'aria
sei di nuovo sui tuoi piedi
sui tuoi piedi ancora
per la mia cultura
indietreggiare ancora




per la mia cultura







cattivo



il tempo amico
è tiranno

intoccabile
e insuperabile

inarrestabile
eppur ingombrante
incancellabile

il nostro tempo

alla luce del sole
nel buio delle nostre fughe

a primavera
al tepore di un caldo respiro

l'autunno,
la pioggia, un ombrello
il sipario di un bacio

semplice
così speciale

l'amore sgretolato ci ha invaso
come sabbia ci ha intriso
(sabbia attaccata alla pelle)
quando a schiaffi di rabbia e dolore
cercavamo di disfarcene
per tornare a casa
e ritrovarlo ovunque
e nudi contavamo i granelli
che svuotavano il cuore

questo tempo è inarrestabile
non riesco ad afferrarlo!
e trascina con se una parte di me

e quello che mi fa soffrire

e che non avrei MAI dovuto volerti.



(cattivo)







AngS




lunedì 24 maggio 2010



Occhio distratto,
mirino sopra il mondo,
apro una lancetta
seziona il pomeriggio, vuoto.

Senza parole ascolto la mia strada
senza parole e il tempo di decidere
senza parole mi muovo incontro ai giorni
senza parole ricorderò di te

senza parole e il ritmo della strada
senza parole il suono delle cose

senza parole il silenzio di un addio

senza parole ricorderò di te.



Inquadro istantanee,
finestra sopra il giorno,

guardo figure mosse
scenario senza suono vivono.


Senza parole ritorno alla mia strada
senza parole ma spazio per decidere

senza parole rimpiangerò quei giorni
senza parole ricorderò per te

senza parole e il suono della strada
senza parole con nervi che improvvisano

senza parole
né sogni
né orizzonti


senza parole la tazza di un caffè


senza parole nel traffico del mondo,

vivo inquadro istantanee
orbitando sul mio giorno



guardando contro sole
la vita che si muove




(dedicato a te*)



AngS

domenica 23 maggio 2010


cado giù
(ora basta)





CADO GIU'!

Da piccolo,
fermando la ruota del luna-park
bloccavo il mondo,

sul dondolo
guardavo mio padre e mia madre litigare

e in mezzo il nulla!


Anno dopo anno
,
ho imparato anch'io
(un po')

insensibile
maledettamente profondo
cattivo.

scrivo molte lettere,
le dovresti leggere......

Che stupido che sono!

voglio impadronirmi delle nuvole

e guardare da lassù

invece di provare a fare il ragioniere.

Adesso no
adesso basta,

rimango coi piedi sul limite di questo
mondo,

in bilico,
lo stesso se scivolo

e cado giù.


CADO GIU'!


Giorno dopo giorno io,
sto cambiando,

così riscrivo quelle lettere,
che tu dovevi leggere,


Vertigine,
volando al ritmo degli angeli

si muore presto,
ma è vivere succhiando la vita dagli angoli.



CADO GIU'!



si arriva in fine al punto,
al momento preciso
in cui la vista si annebbia,

e l'aria diventa salata.

Come fare,
Cosa fare,


19 gradini ci separano,
ci dividono
e si allungano.


ma adesso basta.
vertigine precaria

adesso basta.


se cadere significa toccare il fondo
toccherò le sue viscere nel profondo

e voglio stare solo.





ora basta.

(ecco cosa fare)
(ecco come fare)



intorno a me ci sono volti familiari


Luoghi logori
Volti logori

Sveglio e poco brillante per le corse quotidiane
Senza meta
(Senza meta)

Le lacrime hanno riempito i bicchieri
Nessuna espressione
(Nessuna espressione)


Nascondo la testa

voglio affogare il mio dolore

Nessun domani
(Nessun domani)

E trovo un pò buffo
e trovo un pò triste
che i sogni in cui muoio
sono i più belli che abbia mai fatto


E trovo difficile da dirti
E trovo difficile da sopportare

E' davvero
Un mondo folle
(Un mondo folle)

Bambini che aspettano il giorno in cui si sentiranno bene

Buon Vita

Buona fortuna

Ti fanno sentire come ogni adulto dovrebbe essere


Seduto a non guardare


Seduto a non ascoltare

Sono andato a lavoro ed ero molto nervoso
Nessuno mi conosceva
Nessuno mi ha riconosciuto:

"Ciao, dimmi oggi di quale passione si muore.."
Mi guardi attraverso
(Mi guardi attraverso)

E trovo un pò buffo
e trovo un pò triste
che i sogni in cui muoio
sono i più belli che abbia mai fatto


E trovo difficile da dirti
E trovo difficile da sopportare


se questa giostra continua a girare

ma ora basta.

mi devo fermare



E' davvero
Un mondo folle


Un mondo folle


torno ad essere cattivo
in questo mondo folle


ma ora basta

(cado giù)




AngS