martedì 29 settembre 2009

che comunque ha un senso





E come sfondo la pioggia,
l'attendo... in questa serata dura da digerire.

Pensare in quest'attimo... chi siamo divisi da parole non dette.

Ascoltare il rumore del niente,
può far capire meglio la tua incertezza, la tua poca maturità, che fa da oceano nei tuoi pensieri.

Capisco molto bene che sto sbattendo il volto,
e senza forze non posso fare davvero nulla!

Steso su di un manto colmo di pensieri,
nel posto dove mai mi vorrei trovare,
comincio a capire e a scorgere attimi di intensa confusione.

La luna questa notte non illumina il sentiero,
ed io decido di non percorrerlo per troppa paura,
capisco che qui con me ci sei anche tu,
sconfitta, o forse troppo attratta dal nulla.


Possiedo segreti in me che te ne vorrei far tesoro,
magie che ammaliano i sensi,
poteri che l'uomo in se non conosce ancora.

Penso a questo.

Ed è per questo, che mi sento diverso dal senso in cui sta girando questo mondo.

Il senso dell'assurdo,
mi fa conoscere cose che paradossalmente sbagliate, attraggono la mia anima.

Forse tu non conosci l'essenza dell'anima,
capace di farti spingere fino in fondo,
a rischiare,
buttandoti nel vortice delle scoperte,
capace di farti desiderare, con la passione di chi ti sta già desiderando con la stessa intensità,
capace di farti incotrare il vero,
di fartelo guardare con gli occhi,
di farti raccontare che questo è il senso giusto da prendere...

solo così potrai attraversare il sentiero delle incertezze.

Ora solo Neve Fango ricoprono quest'aspra verità.



Vorrei scoprirti veramente.....

mi verrebbe da chiederti adesso cosa dovrei fare,
come te lo chiedi tu...

forse la cosa da fare è conosce il giusto senso,
o almeno imparare a conoscerlo,

solo così nella vita si riesce a farsi strada.

Gli sguardi e i perchè,
fanno da padroni in questi giorni che sembrano davvero tutti uguali,

e nella mia testa ora mi sto smarrendo.

Corro tanto da non trovare una via d'uscita,
e scopro che perdo pezzi di me.

Penso di perdere una presunta fede,
non reagisco alle reazioni,
lo stimolo è il ricordo di un interesse parziale a tutto questo susseguirsi di frasi fatte e incessanti confusioni,

sono tutti impulsi che espello dai miei sentimenti,
(me ne sono rimasti pochi).

Poi mi fermo a prender fiato e scopro che soo grazie a me stesso che ho lacrime per piangere ed occhi per osservarti.

All'inizio tutto è come un bel tramonto da guardare all'infinito,
ma poi nuvole d'aria fredda ricoprono l'ultimo posto felice dove vorrei arrivare.

e ricomincio a percorrere nuovamente la mia strada,
più stanco,
più ferito,
ma sicuramente più maturo.

Sono capace lo stesso a dare un senso a tutte le cose che mi circondano,
a chiedere aiuto al mio carattere che come corazza mi potregge (anche se è un compito arduo),

ed ora mi fermo,
respirerò a lungo.........

mi toglierò le delusioni e la rabbia da dosso,

cercherò di essere complice della mia vita,

(che comunque ha un senso).


AngS


domenica 27 settembre 2009

sono uno strano




Quando tu eri qui prima
non riuscivo a guardarti negli occhi

tu sei proprio come un angelo
la tua pelle mi fa piangere

tu fluttui come un piuma
in un mondo meraviglioso

Io avrei voluto essere speciale
tu sei così maledettamente speciale

ma sono una persona sgradevole,
sono uno strano

cosa diavolo sto facendo qui?
io non appartengo a questo posto



non importa se ferisce
io voglio avere il controllo

voglio un corpo perfetto
voglio un'anima perfetta

voglio che tu noti
quando non sono in giro

tu sei così maledettamente speciale
Io avrei voluto essere speciale

ma sono una persona sgradevole,
sono uno strano

cosa diavolo sto facendo qui?
io non appartengo a questo posto

lei corre fuori dalla porta
lei sta correndo
lei corre,...

Qualunque cosa ti renda felice
tutto ciò che vuoi

tu sei così maledettamente speciale
Io avrei voluto essere speciale

ma sono una persona sgradevole,
sono uno strano

cosa diavolo sto facendo qui?
io non appartengo a questo posto





creep
radiohead



venerdì 25 settembre 2009

parlo con te



mi hai scritto:




........
e tu spiegami adesso tutto questo silenzio dove va a finire......mi sento morire.........Parlo con te:


appena sveglia il mio primo pensiero era rivolto a al protagonista del libro/......

ho guardato se il mio libro (si perchè lo sento tanto mio) fosse ancora sul comodino,
proprio dove lo avevo posato con tanta cura qualche ora prima.. mamma che voglia di caffè!!!


Prima di sfiorare il parquet a piedi scalzi, mi sono bloccata per sentire se il dolore alla testa fosse passato, si!

Lentamente ho fatto colazione, assaporando, nn solo, il cornetto (Mulino Bianco) e quell'aroma di caffeina, talmente "svegliante", ma anche la pace del momento...
la fretta dei giorni precedenti era solo un brutto ricordo ormai.....!!!!!


Mentre ero in bagno...ho spiato i miei occhi attraverso lo specchio..stanchi, furbi, pensierosi, entusiasti e così terribilmente verdi....

Ho cercato di dare un senso a questi capelli, troppo lunghi, morbidi, profumati e così terribilmente ricci... legandoli,affinchè creassero un'armonia perfetta con il resto del viso...

una volta trovato una specie di "equilibrio visivo" di me stessa e dopo aver indossato qualcosa di terribilmente comodo ho inziato a leggere...

Ho trovato il tempo per leggere la tua mail...Ti ho ascoltato mentre parlavi,è stato emozionante anche questa volta e anche questa volta le tue parole così fluide così perfettamente incastrate l'una all'altra non hanno fatto altro che bloccare le mie, così sole, così dissonanti,
così....
...tanto aride da rispecchiare l'immensità del mio deserto interiore... puntuali, precise, quasi volessero distanziarsi e differenziarsi una per una...come singoli granelli di sabbia..così unici, piccoli, ma così potenti da formare un paesaggio infinito, che spezza il fiato a guardarlo....

saranno giorni lunghi, già lo so....a modo tuo me lo hai detto....facendomi immaginare solo quello che tu volessi io immaginassi, ma inevitabilmente nn posso fare a meno di pensare anche a tutto il resto...

nonostante l'immenso sforzo i due mondi non possono non mescolarsi tra loro..lasciando un retrogusto molto amaro...ma anche nuovo...Come se per la prima volta bevessi un caffè senza zucchero!!! :)

........
...sorridendo ti racconto le verità più profonde che cerco costantemente di scacciare via, ma che grazie al principio dell'eterno ritorno sono spesso presenti...sarei solo un'ipocrita se nn lo ammettessi a me stessa o se tentassi di nasconderlo a te...SENTI QUELLO CHE SENTO...

Sono in grado di guardare oltre..e se mi hai affidato i tuoi pensieri, le tue parole, i tuoi segreti più intimi, hai colto sicuramente questo lato di me...riservato, delicato, estremamente sensibile.....sono felice che tu lo abbia percepito....Perchè IO sono sopratutto questo...


Ci tengo a precisare che ho e avrò un grande senso di rispetto...per tutto quello che in questi giorni mi hai donato.......spiritualmente e materialmente....senza pretese........è importante che tu lo sappia...è giusto che io lo scriva!

Appena avrò inviato questa mail, sarò a vagarare, con la mia aria da niente, per le strade del centro, guarderò le vetrine dei negozi e cercherò un regalo che sia adatto alla mia amica...oggi è il suo compleanno...sceglierò qualcosa che appartiene a lei, qualcosa che mi farà pensare a lei...si, questo sarà il suo regalo....sicuramente scrutando il tutto troverò anche un regalo per Te...magari una felpa stampata....o magari... Bho....!!!!!


.............Per TE...........
.....



.....con infinito affetto...........



.....ermeticamente


...Io+++.........


___________________________________________



ti dirò questo....

e non riesco neanche a capire,
verso me stesso, perchè lo scrivo,


e quindi... perchè te lo dico...

ma capiterà, prima o poi, che scoprirai questo posto....

e non vorrei che pensassi che ho violato la tua intimità, riportando fedelmente queste parole scritte, figlie ormai di tempi nascosti...
che timidamente, forse per ripicca, emergono sporadicamente,
e protestano sconsolati...dentro la mia testa.


non ti devo niente,

anche se a tratti ti ho dato tutto...



e non voglio nulla da te...


ma sai cos'è....
quando mi capita di aprire la mia mail,
andare su "messaggi in arrivo", cliccare casualmente su uno dei tanti testi inviati da te....

leggendo attentamente,

ascoltando la musica giusta....


leggendo attentamente

e ricordando......





mi girano i coglioni.





AngS

giovedì 24 settembre 2009

naufrago di Te




Si capisce troppo tardi,
quanto sia gelida la notte...,
quella che scorre forte nelle vene.

Scopro solo adesso quanto vera è la vita che ad ampi respiri combatto.... e vivo!

E con quel poco di stupore che so che i dolori passati,
le angosce sofferte.
hanno segnato in me cammini lunghi,
e che spesso mi portano alla ragione,

...ragione che senza questa stella, oggi,
ancora mi sento perso.

La mia stella che racconta,

quella che non vede più insieme a me tramonti,
quella che oggi si mischia tra le nuvole, ritrovarla è difficile,

mi basta di rado cercarla e sfiorarla,
incrociarla con gli occhi di chi sa veramente apprezzarla...

..e questo scenario sposa colori magici,
e momenti che ancora adesso, con un emozione dettata dal mio istinto, racconto.

...La sento adesso, mentre scrivo....

ed è difficile capirne il perchè...,
quando il destino continua a scherzare.

Raffiche di vento sul mio viso ancora umido dal pianto.
Silenzi assordanti mi accerchiano qui.. ora che son da solo.

solo adesso capisco l'assurdo!!!

..una tempesta perfetta sei per me:

La forza nei ruvidi lampi,
la passione nel moto ondulatorio di questa tormenta,
la confusione spinta da questo rapido vento.


....Sono naufrago di te,
perchè con la mareggiata dei tuoi sensi,
....hai fatto perdere me,

...ed ora vado su questa insensata isola.

Tu sei.......... dove sei?

Le sensazioni parlano da sole.

Ma per ora nessuno può venirmi a salvare.




AngS



mercoledì 23 settembre 2009

capire vorrei
(vorrei farti capire)





Del tempo non ne riconosco il nome...

rimarrei per ore dietro questa finestra,
ad osservare nuvole livide e gonfie...
ad aspettare la pioggia cadere...
a toccare le attese...

a cercare i tratti del tuo viso... nascosti tra le lacrime del cielo...

....e poi trovarti...

e immaginare il colore dei tuoi occhi
su di uno specchio fatto di pensieri e parole..
immagini e incertezze....

guardare e percorrere le strade del tuo sorriso mai uguale...

... cercare di immaginare....

l'unica arma che mi rimane, in questa guerra contro me stesso..
..avvolto da una vile maschera fatta di vergogna,
..con gli occhi umidi dal pianto..
..non voglio scendere a patti, ma nemmeno scapapre.


Rimarrei per ore ad aspettare il pensiero di te..
..che sei apparsa in un mattino qualunque..

.. percorrendo a piedi scalzi le mie fragilità..
..osservo la mia vita, il cuore caldo, il rumore delle parole...

..e guardo me stesso
..la luce che mi avvolge
..e cerco di capire il senso.

Non si è mai abbastanza felici della propria felicità
..dei sorrisi intensi,
..degli abbracci profondi..

sono sceso per cercare il tuo sguardo..
..mettendo da parte la mia strada
..il mio futuro

ti sto cercando, sapendoti lontana
..tra i cuscini sparsi
..le luci soffuse
..ed una maglietta stampata..

Guardo adesso la notte... ne avverto il silenzio profondo..
..e forse non mi riconosco.

Capirne vorrei il senso..
ma forse non ha senso adesso capire

ma soltanto vedere,
guardarsi,
sognare,
ascoltare..

... un vortice denso.... una nota infinita.

Capire vorrei..
vorrei farti capire..


che mi basta sapere che vivi in questo mondo. "


martedì 22 settembre 2009

futuro incerto
(presente imperfetto)




Lo aspetti il giorno perfetto!

Non riesco a muovermi, infatuato da Te.
E come se tra migliaia di sogni, riuscissi a vedere quello più nitido, più forte, più reale!

Un posto è stato ad unire due occhi,
(sento ancora gli animi).

Come due bambini stupiti dal senso del "nuovo",
li sentivo accaldarsi sotto lo stesso sole,
e di notte, osservavo lo stesso silenzio che abbracciava il rumore, e le stelle.

Sono stati i giorni dei cuori trasgressivi,
quelli che volando, riportarono ogni cosa al suo posto (o quasi),
innescando il meccanismo della solita vita comune.

Ad attendermi c'è stato qualcuno.

La lontanaza seduce e ammalia la memoria,
e noi comuni in questo mondo, viviamo soltanto di ricordi,
ma ci piace anche il senso del troppo sicuro.

Ho fatto portare via la durezza e la dolcezza, dal vento impetuoso d'inverno,
una tavola imbandita di soli e puri sentimenti, a coronato un sottile velo di desiderio,

ma non basta per essere vivi dentro.

Ora,
luci in galleria alternano momenti.

A tratti ti vedo venirmi incontro,
due soli istanti son bastati per riassaporare nuvole e vento,
passione e calore,
rabbia e incomprensione,

ed è questo il mio dunque.

Un tesoro non ti appartiene se non si hanno i mezzi per averlo ed occhi per guardarlo!

Due soli respiri,
due soli momenti,

una grande nebbia che tende a sparire,
e si dissolve, ora.

E' il comune ora è comune,
ed i giorni ritornano giorni.....

Ritornerò a guardare lo stesso cielo e lo stesso sole.... (?)


Ora luci in galleria alternano momenti...........




AngS

lunedì 21 settembre 2009

relaxed





Stay out with me tonight.

There's some blankets in the back.

Caught on Autumn's edge out near the woods once again, but this time no one expects us back.

I know it's cold but it's that kind of cold that doesn't feel bad when it's late.

So let me be bold or I'm gonna be bold-I've thought of you on and off since 1988.

About your recent investment plan, it smells like $50 stuffed into a Ziplock bag.

I thought you guys were all totally clean, but I guess we all need something to relax.

I know you have some place to be-prepared some information for someone in some hours-but if we can't get it together fall, at least let this semi-perfect scene to be ours.

So remain relaxed and remember that there were once more temperate Novembers.





Remain Relaxed
karate

sabato 19 settembre 2009

malinverno non finisce più






E' l'inverno e cosi...
fa gia freddo anche qui.

Dove sei coi sandali?!
fermati aspettami !
ma vola via da Rimini
l'allegria e ho i brividi.

Oggi in questa spiaggia inutile
e come un cencio d'alga vento in faccia
guardo il buio immobile ormai.

Quanta solitudine
in quella stanza che tu sai
torno sui tuoi passi e poi
urlerò con il mare mosso:

la pioggia addosso
solo in questa città tutta sbagliata
la pioggia adesso
che lo sento di più il male di vivere
la pioggia e sabbia
e un pugno di rabbia perché

mentre ascolto l'invisibile
sei un ricordo insopportabile per me

Dove sei coi sandali?!
prendimi ! aiutami!

Noi per le vie di rimini,
le compagnie agli angoli
e oggi è un deserto inutile
un'albergheria nell'universo
un atomo invivibile e poi....

Quanta solitudine
c'e in fondo all'allegria lo sai
torno sui miei passi ormai
partirò penso anche oggi stesso

la pioggia e sabbia
e anche un pugno di rabbia perché

mentre ascolto l'invisibile
sei un ricordo insopportabile
un odore una vertigine
una dolorosa immagine per me.....






AngS

venerdì 18 settembre 2009





Gocce di Giove cadono giù dal cielo

sono le notti più lunghe che ti fanno digerire il veleno che scorre dentro.

Il rumore delle tue parole...
nient'altro avverto in me.

Parole sicure,
sfrecciano schiantandosi sull'ultimo rifugio che la mia anima protegge.

Ma ora cado al suolo,
e avverto l'energia che abbandonandomi diventa polvere e incenso.


Sento l'acqua colpirmi.


Sensazioni non stane a me,
ma questa notte è diversa,
alzarmi non posso.


Un'immenso oceano ricopre il mio corpo: sono i tuoi Occhi che mi guardano.

Cupi pensieri mischiano i miei sentimenti: è il profumo dei tuoi capelli.

Caldo torrido d'estate, brucia sulla mia pelle: è il tuo corpo sul mio.



La vita è questa....

sensazioni che si mischiano all'orizzonte,

fiumi di pensieri che viaggiano da soli,

stelle in solitudine che accarezzano i sogni...


Mi succede questo quando cupi i tuoi occhi incrociano i miei...




si può far veramente poco.


AngS


mercoledì 16 settembre 2009

ho perso le parole
(vorrei che ti bastesse solo quello che ho)




Osservava le persone camminare lungo il corso, assenti, indaffarate.....
le osservava da una finestra in legno, sotto un cielo color vaniglia, minacciato da nuvole di pioggia.

Era nella sua stanza, in un pomeriggio agli inizi di aprile.

L'Ipod era acceso,
Lui seduto sul suo letto,
Lei su di una sedia, di fronte a Lui.

Si guardavano, e la musica spiegava le loro emozioni.

"non vorrei che entrassi dentro di me" aveva detto Lei,
ma in realtà sapeva benissimo che Lui poteva entrare dentro di Lei, (Lei voleva questo)

"quello che sta accadendo ora, qui dentro, rimane un fatto isolato nel tempo, una bolla di sapone, un'ampolla con due pesci rossi dentro" disse Lei, ed era la verità.

C'erano cose, frutto di azioni compiute in prima persona, dalle quali non ci si riprendeva più.
Qualcosa doveva necessariamente morire dentro il petto, come bruciarsi.







Molto tempo dopo, l'aveva rivista. Le aveva parlato. Non c'era più pericolo nel farlo.

Lui sapeva come per istinto che ora non aveva più alcun interesse per quello che Lei faceva.
Avrebbe potuto accordarsi per un secondo incontro, se uno di loro due l'avesse voluto.

A dire il vero si erano incontrati per caso.

Era successo nel parco, un'orribile e gelida mattina di settembre, quando la terra pareva diventare di ferro e l'erba sembrava morta e nulla iniziava a fiorire, se non qualche croco che si era aperto un varco attraverso il suolo unicamente per essere devastato dal vento.

Lui camminava in fetta, con le mani ghiacce e gli occhi che gli lacrimavano, quando la vide, a meno di dieci metri da Lui.

Si accorse subito che era cambiata, anche se non riusciva a cogliere il carattere di quel mutamento.
Passarono l'uno davanti all'altra quasi senza far mostra di vedersi, poi Lui si voltò e la seguì, ma senza provare alcun sentimento di ansia.

Sapeva che non c'era più alcun pericolo, che nessuno avrebbe fatto caso a loro.
Lei non parlò.
Cominciò a camminare in senso obliquo sull'erba, come se volesse liberarsi di Lui, poi sembrò rassegnarsi a che le camminasse a fianco.
Dopo un pò si ritrovarono in una macchia di arbusti laceri e senza foglie, inutili sia a nasconderli che a proteggerli dal vento.

Si fermarono.
Faceva un freddo terribile.
Il vento fischiava attraverso gli arbusti, agitando gli spauriti e luridi crochi.
Lui le passò un braccio intorno alla vita.

Non vi era musica,
ma dovevano esserci delle note nascoste da qualche parte,
inoltre, chiunque poteva vederli.
Ma non aveva alcuna importanza, nulla aveva importanza.
Se avessero voluto, avrebbero potuto perfino stendersi per terra e fare l'amore.

Soltanto a pensarci, la sua carne fu percorsa da un brivido.

Lei non rispose minimamente alla stretta del suo braccio. ma neanche tentò di liberarsi.

Ora vide che cosa era mutato in Lei:
il volto era pallido,
la cicatrice, nascosta in parte dai capelli, attraversava la fronte.

Ma non era questo il cambiamento più marcato.

Era sopratutto il fatto che il suo essere si era "ammorbidito",
fosse diventato un liquido che si adatta e si espande...

Si ricordò di una volta che improvvisamente la volle abbracciare con impeto...
si stupì della sua forza incredibile, ma anche dalla sua rigidità e dalla difficoltà che incontrava nel toccare la sua carne di pietra...

Pensò anche che il tessuto della sua pelle doveva ora essere ben diverso da quello che era stato un tempo.

Non tentò di baciarla.
Non si scambiarono una parola.

Mentre tornavano indietro, sull'erba, Lei lo guardò in faccia per la prima volta.
Fu un'occhiata furtiva, colma di stupore e di vergogna.

Lui si domandò se l'origine di questo imbarazzo fosse solo un effetto degli avvenimeniti passati, se fosse causato anche dal suo viso ancora più vissuto e dalle lacrime che il vento continuava a spremergli dagli occhi.

Si sedettero su una giostrina per bambini, l'uno accanto all'altra, ma non troppo vicini.

Lui si accorse che Lei stava per parlare.
La vide mentre allungava una goffa scarpa e calpestava e spezzava un rametto.
Pareva che i piedi le si fossero fatti più grandi.

"ho tradito, ... lo so" disse Lui
gli rivolse un'altra occhiata piena di vergogna.

"a volte" disse Lei "la vita minaccia di farci delle cose... cose a cui non puoi resistere, cose che non vuoi neanche immaginare e allora dico "non voglio che accada a me, voglio che accada a qualcun'altra"....... e dopo puoi anche pensare che il mio era solo un trucco per ingannare il mio ed il tuo cuore, fingo, ..ma non è vero. Quando succede.. il mio cuore si inebria, ...voglio salvarlo, ma non posso fare altro che cederlo alle tue volontà.... Abbiamo desiderato davvero quello che abbiamo fatto? Abbiamo badato solo a noi stessi..."

"solo a noi stessi" fece eco Lui.

"dopo , i sentimenti verso noi, non sono più gli stessi".

"no" rispose Lui, "non sono più gli stessi"


A quanto pareva, non c'era altro da aggiungere.
Il vento modellava i vestiti sottili attorno ai loro corpi,
quasi d'un tratto divenne inopportuno restare seduti lì, senza scambiarsi una parola. E poi, faceva troppo freddo per starsene immobili.

Lei mormorò qualcosa, che aveva lezione, e si alzò.

"non ci dobbiamo più rivedere" disse Lui
"si" disse Lei, "ci ritroveremo in un'altra vita, quando saremo entrambi gatti"

Incerto, la seguì per un tratto di strada, tenendosi a mezzo passo da Lei.
Non parlarono più.
Lei non fece alcun tentativo per sbarazzarsi di Lui, ma camminava a un'andatura sufficiente per impedirgli di portarsi al suo fianco.
Lui aveva pensato di accompagnarla fino alla facoltà, ma a un tratto quel procedere l'uno dietro l'altra, nel freddo, gli sembrò inconcludente e insopportabile.

Si sentì invadere dal desiderio non tanto di allontanarsi da Lei, quanto di trovare un bar per ubriacarsi: ebbe una visione nostalgica, di un tavolo all'angolo, con il giornale, una scacchiera e il gin versato senza risparmio. aveva bisogno di tanfo e calore.

Un'attimo dopo, e non si trattò di un caso, lasciò che un gruppetto di persone si interponesse fra loro due.
Fece un tiepido tentativo di guadagnare terreno, poi rallentò, si voltò indietro e si allontanò nella direzione opposta.
Dopo aver percorso cinquanta metri si girò a guardare: la strada non era affollata, ma già non la vedeva più.
Ognuna di quelle sagome che camminavano spedite, sarebbero potute essere Lei.

Si mischiò nella confusione calma, di un giorno qualunque, una molecola tra mille molecole, un'innesto di un'ingranaggio, una pietra di una recinzione, ... un puntino, nello spazio.


"quando succede" aveva detto Lei, "si fa sempre sul serio", e Lui aveva fatto realmente sul serio.
Non si era limitato a dirlo, lo aveva desiderato, fortemente.

Aveva immaginato un ragionamento, disegnato un quadro astratto o forse futurista.., si era spinto, a braccetto con la mente ed il cuore....in un pomeriggio di febbraio.


per la cronaca:
"o adorato infinitamente quel filetto al mirtillo"




Qualcosa cambiò nella musica che fuoriusciva dall'Ipod.
Vi si intromise una nota spezzata, stridula, gialla.
E poi, ma forse non stava veramente accadendo, forse era solo un ricordo che assumeva la forma di un suono, ...

..si udì una voce che cantava:




AngS



lunedì 14 settembre 2009



Essere sicuri di se, adesso non so più a che serve,
adesso che scendo a combattere e nessuno mi è vicino.

So che le guerre non si vincono da sole,
adesso che questo vento avverso mi soffia contro, e non ti vedo.

La magia di tenerti per mano,
l'emozione di viverti dentro...

non so cosa mi aspetta, ma aspetto:

aspetto la lenta alba su un oceano chiaro scuro,
aspetto di sfiorare labbra che sembrano petali di rosa,
aspetto il forte calore di te, in un triste novembre d'inverno,

aspetto l'onda,

quella che mai t'aspetti,
quella che ti travolge perchè è imprevista,
quella che per secondi ti mantiene sospeso nell'immenso, e ne esci stravolto..

e dopo l'onda, noi.

Guardarti adesso significa mischiarmi nei miei fantasmi.

Piove,
sono le tue lacrime : fatte di paura, odio, speranza.

Lacrima che un giorno saranno mare calmo nei tuoi pensieri.

Io rimango qui.
ad ascoltare il rumore della pioggia.

Rimango qui.
l'anima da sola ascolta
il silenzio che racconta.

E conosco la vita sempre di più.
mi piovono varianti strane,
Impossibili da capire,
difficili da accettare.

La variante più bella è quella che ti fa sognare.

Così star sveglio non serve......

....... allora continuo a sognare.




AngS

venerdì 11 settembre 2009

ti aspetto qui, finchè spiove.



Solo quando ti fermi,
pensando che di strada ne hai fatta molta....

capisci che sei solo all'inizio della strada più difficile...

quella che devi percorrere da solo.

La perseveranza è una costante che ben pochi ne sanno catturare l'essenza,
Le persone che vedi camminare al tuo fianco,
sono scheletri con vestiti fatti di abitudini.

Il sole riflesso per metà, ti abbaglia in parte,
e tu, in parte decidi.

Mi guardo allo specchio:
vedo oceani profondi nei miei occhi,
tormente perfette nei miei sogni,
costellazioni dipinte di sola passione.

Osservo le mie cose,...trovo tante vite da indossare:
nei cassetti della biancheria, nel ripostiglio dei maglioni (quelli che non uso più),

ma spesso queste maschere non bastano nel mondo vero da vivere...

allora decido di tornare dal mondo dove sono arrivato.

A volte lacrime pure non bastano per allagare il cuore.

Torna tu nel tuo mondo.
Scegli le maschere che vuoi.

di notte, da qui, ..riesco a vederti.







Ho corso, per strada..... (piedi scalzi, maglietta bucata),
in testa dei cazzo di capelli a forma di "cesto di Natale".....

eppure sapevo dov'ero,
eppure sapevo.

Ho trovato un Mega Store, uno di quelli che ammazzano le campagne per far strada al cemento:

sono andato al reparto "elettronica", ho trovato un tizio frustato e lentiginoso....

lui mi ha guardato,
io l'ho guardato,

lui mi ha detto, "prego"
io ho risposto " io no, perchè non siamo in una cazzo di chiesa",

e lui mi ha detto "non fare lo stronzo, che vuoi"

ed io ho risposto... "fate delle promo sui Tom Tom............... mi sento perso!"



poi mi sono svegliato.


AngS.

mercoledì 9 settembre 2009

metti un pomeriggio, su un blog.






mi è stato scritto:

Perchè ti scrivo qui?
Perchè qualcuno tempo fa mi ha detto che non c’è miglior modo di essere sincero e diretto che scrivere a una persona…
Scrivo il mio messaggio come se lo stessi infilando in una bottiglia e lo stessi consegnando alle onde,
perchè il suo significato rimanga,
ma si allontani da me.

Volevo dirti che da quando ti conosco ti vedo in ogni cosa bella che mi colpisce gli occhi.
Che sei un brivido che mi percorre da mattina a sera,
che sei il desiderio di vedere il mondo solo per potertelo raccontare,
che sei un bisogno continuo,
una sete assurda dei tuoi baci, l
o sgomento di aver vissuto 20 anni senza conoscerti
e la paura di vivere i prossimi senza più averti.

Volevo che sapessi che mi hai fatto sentire importante anche solo per le poche notti che ci siamo regalati.
E soprattutto volevo stupirmi con te di un fatto strano, imprevedibile:
normalmente starei morendo dal dolore per averti perso,
e invece mi sento felice, ricca e unica, più di quelli che solitamente invidio per la loro serenità, perchè il tarlo che mi rode, il sentimento che mi infiamma, il tormento che mi tiene sveglia…

hanno tutti il tuo viso,
le tue sembianze,

e li
adoro come adoro te!



ed io ho risposto:

.... io stesso non avrei saputo tradurre meglio, gli echi muti del mio cuore.

BELLISSIME PAROLE,

uniche, da tatuarle sulla pelle....
da odorarle intensamente e ricordarne l'aroma denso...
da tenerle in tasta e giocarci spesso...
da ricordarle nei tempi freddi e caldi che verrano da qui in poi.


genralmente non si dice grazie.... ma fanculo alle regole: grazie.





AngS



e me ne sto sdraiato sui sogni...



Nuvole fatte di vento,
si mischiano al tramonto.

Luci soffuse,
appaiono nella notte. quella che ho paura di vivere.


Cammino sulle strade dei miei sogni, perchè è li che volgio stare...
sdraiato su di un lungo mantello di speranza.


Decido di vivere vite sempre nuove, quelle che non ho mai vissuto,
quelle che ogni notte mi vengono a trovare.

Dirottare i tuoi pensieri vorrei... portarli su di un'isola lontana.

Paludi di dolore attraverserei, solo per sognarti.

Limpidi i tuoi raggi di sole, profumano d'incenso.

Oceani di sguardi, incontrano l'onda anomala che attraversa oggi il mio cuore.


E oggi sono quello che sono.


E me ne sto sdraiato sui sogni.



AngS



martedì 8 settembre 2009


che non riesci a stare seria neanche ora che ti sto per dire....
Ciao


So a che cosa pensi
è chiaro ormai per me
il gusto troppo amaro
delle tue lacrime

parlando di una stella
hai detto non andare via
ma i buchi neri in fondo
sono stelle in avaria

e la tua confusione
è tutto quel che ho
ci si nasconde dietro a spiegazioni
ma non c'è niente da capire
né da nascondere
tu non riesci a stare seria
neanche ora che ti sto per dire
ciao

non riesco a respirare
come mai
non so che sto cercando
se tu non cerchi come me
non posso più aspettare
e non imparo mai
non credo che sia il giusto prezzo da pagare
se questo è il prezzo che ti dai

e tutte le domande
su come si sta
non hanno mai a che fare
con la verità
cos'è questa attrazione
il dolore che mi da
e non c'è niente da capire
sulla colpa che si da a chi dice
ciao

come fai a decidere
se non sai decidere
cosa fai
te ne vai o no
dove c'è ossigeno
qui non c'è ossigeno

venerdì 4 settembre 2009

l'amore è un'astronauta
(mia nonna è un'astronauta)






Il peggio non è mai tranquillo!

Me lo dice la notte, accarezzandomi nel sonno.

La paura di desiderarti è un'eco che rimbomba nei miei sensi,
accettare posso solo adesso.

Ma vestito di orgoglio vero,
dura in viso la rabbia visibile,
scendo a combattere,

perchè paura non devo avere!

Sono giorni strani questi,
giorni che ricorderò a vita....

L'idea di poterti incontrare la notte,
è una freccia che si scaglia nella mia mente...
...sangue rosso fuoco invade strade fatte di puri desideri del corpo.

Coprirti vorrei con me stesso..
adesso che ce ne siamo accorti,...... questo treno potrebbe anche fermarsi,

si arresta in una notte limpida di stelle...



Il viaggio più bello... è quello che non ti aspetti mai:

spiagge fatte solo di nostra pelle, li passeremo il tempo..

... ci attende impaziente, felice di poterci vedere.





Regna Adesso Confusione.




AngS




martedì 1 settembre 2009

la guerra dei mondi



A volte mi sento sporco dentro,

faccio il possibile per rendermi presentabile fuori, anche se non taglio i capelli da un pò di tempo, tengo in ordine la mia persona, pettinatura quasi sempre decente, poca barba, occhiali a goccia, un sorriso di rappresentanza...

dentro però mi sento diverso, come un bucato in una cesta da quasi un anno intero,
ferma ad un angolo, dimenticata, forse di fatto ignorata.

e questa guerra che continua incessante e sembrerebbe non voler terminare, sporadiche ma sempre presenti: le rappresaglie vivono in me.... questi vincitori guardano in faccia i vinti e si perdono in labirinti labirintici.. cunicoli diversi gli uni dagli altri e mi ritrovo quotidianamente a guardare in faccia la persona che mi dice: "tra qualche anno diventerai tale e quale a me, già lo so"; che sintomo di fiducia e di protezione puoi dare ad un individuo quando a pronuncialre tali parole, un castello fatto di dura roccia, diventa di carta, poi di seta, poi di briciole e poi di nulla.... e guardi i frammenti di un rapporto che non esiste, vagare sperduto nell'aria..... e quello che posso soltanto, e far passare le mani nei capelli, adesso che sono ancora lunghi e cerco di tenere una pettinatura quasi sempre decente.

cosa mi sta succedendo...
e perchè ogni tanto torno a vivermi la notte...
diventando fuggitivo di me stesso,

dei miei impegni,
della mia vita,
di ciò che ho voluto essere,
del veleno che ho nelle vene.

La guerra dei mondi, e le sue rappresaglie, mescolanze, giorni sospesi dentro una sfera con la neve dentro: la agito in continuazione per vedere l'effetto che fà, la osservo con gli occhi di chi guarda convinto cosa li stia succedendo... e sembrerebbe non capire affatto (forse).

D'altronde le guerre sono fatte così, non si sa mai veramente perchè sono iniziate e ti sfugge improvvisamente il giorno che decidono di smettere.

Questa mattina non ho notato nessuna variazione durante il mio risveglio, stessa aria, stessa finestra arancione, stessi colori delle cose..e stesso silenzio.....

direi che non sembrerebbe cambiato nulla: anche se è primo settembre e i miei
capelli sono ancora lunghi e cerco di tenere una pettinatura quasi sempre decente

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"solo dopo aver tanto corso, una volta arrivata alla fine,
avrai le risposte che cerchi.
e troverai chi ti ha inseguito tanto da non farti fuggire.
solo così potrai chiudere gli occhi
e distenderti,
sospesa nell'attimo in cui tutto può ancora succedere.
e in bocca quel sapore dolciastro nuovo a te,
ti riempie di nuove emozioni:
stai assaporando la vita vera da vivere,
quella che un giorno non potrai farne più a meno,
quella che hai già dentro,
quella che senza saperlo, sogni la notte:
e in faccia guarderai te stessa!

Adesso torna in te,
preparati a vivere
combattendo le paure che forse oggi sono il tuo unico grande tormento"



AngS