giovedì 4 febbraio 2010




Le buganvillee cadono nello stagno.

Gli insetti dal guscio duro mi pungono l'avambraccio.

L'unghia del mio dito indice destro è masticata fino alla carne.

La mia cervice è un lungo scaleno.

I miei innaffiatori si spengono alle 6 del pomeriggio ogni giorno
e a volte spruzzano gli ingenui visitatori.

Ho la pelle d'oca lungo tutte le mie gambe,
ho la fronte corrugata e la mia vista è confusa

e quanto amo Londra!


quanto amo Londra!

Gli uccelli emettono suoni gutturali e mi proteggono.

I miei amici vengono a farmi visita e mi vogliono bene.

Non ho energia per raccontargli tutto,
soffro per il fuso orario e per un volo di 12 ore

e quanto amo Londra!

quanto amo Londra!


Sono affascinato dalle ragazze con le canzoni androgine,
a volte rimano,
a volte no.

Il vapore nella doccia profumerà di eucalipto.

L'abbraccio sembrerà forzato su di te, essere inconsolabile.

E quanto amo Londra!

quanto amo Londra!


Dei respiri profondi non faranno star fermo il mio cervello
per venir amato e soffocato
o per essere solo e depravato.

Adoro parlare italiano ai tassisti.

Dormivamo e avevamo freddo sul treno che lasciava l'Italia

e quanto amo Londra!

quanto amo Londra!



AngS.

1 commento:

...qualsiasi parola ha sempre un valore...