sabato 24 aprile 2010

alquanto strana





La notte mi sopporta di più
se la cammino con le scarpe di gomma.

Non chiude le finestre per me
mi fa vedere la sua madonna.

Io non ti conoscevo, no,
ma tu ti accendi un sorriso
e da vicino hai l'aria di una donna,
nata quasi da una settimana.

Davanti a noi ci sono dei fantasmi
ma camminano troppo veloci.
Dei vecchi amici ormai rimasti indietro
sento solamente le voci.

Ma è forse il diavolo che ti manda, penso,
e forse non siamo noi che passiamo il tempo.

E' certamente lui che passa noi
mentre vigliacco già si allontana
da questa notte strana.

passione mia, che luci che ci sono
i fari di malinconia

Un'altra volta registreremo il suono
per ora basta la fotografia
di questa notte chimica e veloce
piena di coca cola frizzante e patatine
Di questa notte tutta nostra
ma tutta strana.

E l'allegria non è soddisfazione
ma è la mancanza di un albergo.

Gli oggetti ormai ci sono troppo ostili
è meglio stare allo scoperto.

Ed io ti bacio le dita
e certamente non ti rivedo

E proprio solo cinema la nostra vita
e a tutto il resto poi io non ci credo.

E mentre mancano alcune ore
all'obbligo della mattina.
La pioggia mi regala delle gocce
meravigliosa brillantina.

Forse siamo tutti nati per correre, penso,
mentre faccio una gran fatica
a staccare dall'asfalto di cioccolata

la mia suola di gomma metropolitana



in questa notte alquanto strana.

(adesso maledico me)




AngS


1 commento:

  1. ...e la notte colora di scuro i nostri strani pensieri...

    ci abbraccia e A VOLTE ci consola.

    RispondiElimina

...qualsiasi parola ha sempre un valore...