sabato 10 aprile 2010


passi nel vuoto




il doppio strato del mio cuore, stamane, preme insistentemente.
lunghi mal di testa, hanno costellato una nottata vigile ma forse anche poco lucida.

e chissà perché.

Nella nebbia dei pensieri mi confondo tristemente,
trovando un disegno che mi possa assomigliare,
trovando anche il coraggio di cambiare.

Vorrei modificare i tratti del mio cammino,
ma sto grattando con le unghie il muro di una cella stantia e umida.

Il secondino passa sporadiche volte,
mi osserva e sembra non capire:
la struttura precaria,
di un'impalcatura inesistente,
che nasconde il mio volto.

Mi urla dolcemente,
nasconde le lacrime,
si toglie il cappello polveroso:

scivolano via lunghi capelli,
che profumano d'inverno.

Attraversano le vene,
incendiano i pensieri.

e capire vorrei,
spiegarli il senso stretto di ogni minimo comportamento.

Incompreso, forse.

La pazienza ha sempre un "suo tempo",
ha una data di scadenza,
un fermo corsa con nessuna ripartenza.

si trova al limite tra l'amore che si prova,
e il dolore che si nasconde.

sepolto tra cumuli di foto,
biglietti di auguri,
cartoline di viaggi..

e gradite speranze.




AngS.


1 commento:

...qualsiasi parola ha sempre un valore...