giovedì 29 aprile 2010

per una cosa che non sarà vita
ma neanche solo dieci minuti...




Quello che volevo raccontarti non lo so,
o forse, meglio, non me lo voglio ricordare,

in un mare d'alcool si galleggia se si può,
se no si gioca a fare il morto,

ma abbiamo affari in corso e sopportarli non si può senza una ragionevole ragione,

è forse colpa delle mie emicranie...


Noi guardiamo il mondo sempre da una feritoia
e troppo spesso non ci piace,

non è bello né tondo e ci procura solo noia,
e niente, niente santa pace

tra le penitenze, le astinenze e tutto quel rock'n roll
e poi tutte le mie aspirine,


però ci ha dato strade, piazze, viali
e tanti tanti tanti bar malfamati

in cui ci siamo presi,
ci siamo spaventati, ci siamo voluti,

per tempi lunghi, per città, per storia,
vocazione, abbracci e per saluti,

per una cosa che non sarà vita
ma neanche solo dieci minuti...

Qui fa notte presto e per chi ha vizi, come me,
del tempo almeno ne rimane,
sfioriamoci la pelle e poi dormiamo insieme per
almeno dieci settimane,

poi ci penseremo al mal di testa e alla contabilità,
a razionarci le aspirine del cuore.

C'è terra di nessuno tra l'angoscia, l'attesa e la speranza,

sia detto con dolce ironia,
e lì vorrei portarti e riposarci per un po'

col corpo e con la fantasia,
ho l'indirizzo in qualche tasca, in testa

oppure non ce l'ho più
però ti giuro che ci credo,

il mio umore inonda strade,
piazze,
viali
e tanti tanti bar malfamati,

mi ci perdo spesso
siamo spaventati, forse anche ci vogliamo,
per tempi lunghi?,
per lo spazio di una città che ci contempla,

vocazione,
abbracci
saluti,


per una cosa che non sarà vita
ma neanche solo dieci minuti...



*e se penso che qualcuno potrà essere padrone dei tuoi occhi,
mi distacco all'improvviso,
dall'assoluto senso,
di un pensiero che rimane corrotto,
denso,
troppo estremo da adattarsi a questa vita*





AngS


1 commento:

...qualsiasi parola ha sempre un valore...