Proprio come quel quattro/aprile:
La libertà conta molto per me
Nel mezzo,
tra il luogo in cui sono nato
E dove mi sto dirigendo
Posso vederti anche da qui
Che tenti di non mostrare la voglia che hai dei miei occhi
"il vento del cambiamento
comincia a soffiare"
dopo quei due giorni
avrei dovuto appoggiare il tuo corpo
e scrollarti di dosso le lacrime (ed anche le mie)
ma è troppo tardi oramai per essere come ieri
il tempo sta per scadere
e dobbiamo ancora dirci
Addio
Ricorda il quattro/prile:
Quando il mondo era giovane e vivo
Cosi "nuovamente" innamorato e desideroso di vivere
ogni cosa nuova....
Ma io immaginavo già come sarebbe andata a finire
Il vento invernale trasporterà lentamente
Il tuo corpo e la tua anima
fino a che non rimarrà
Più nulla di te
(ed è stato così, per Te)
Vorrei appoggiare il tuo corpo su di un letto color vaniglia
e scrollarti di dosso le lacrime
(ed asciugare le Mie)
ma è troppo tardi oramai per essere come ieri
è troppo tardi per ricosiderarci "amici"
il tempo è scaduto
e non ci siamo detti ancora
Addio
Mostra un segno di pace se vuoi
sorridi scherzosamente
ringrazia con un inchino
e mostra quel lato di schiena che tanto piace a me...
Sebbene ora non lo ricordo più
(lo immagino soltanto)
Le cose non saranno più le stesse
Qui nella mia/nostra bella città
Sollevo gli occhi verso il cielo
verso di te
(in segno di qualcosa incompresibile da capire, forse)
Spero troverai REALMENTE qualcuno
Che ha amato la tua anima
come me
Perchè vorrei appoggiarmi sul tuo corpo
e scrollarmi di dosso le lacrime
ma è troppo tardi ormai per essere come ieri
è troppo tardi per considerarci "conoscenti"
il tempo sta per scadere
e non ricordo se con lo sguardo,
quel cinque/aprile
ci siamo detti Addio...
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