mercoledì 14 aprile 2010



Sarebbe come mentire, credimi.


Allora copro il volto con le mani,

ruvide, stanche.


Preferirei non dire nulla,

a questo sguardo che concede poco.


Perché sorridi con gli occhi?,

perché quando ti arrabbi,

ritocchi riccioli di cielo e poi non mi tocchi?


La verità e che respiri di riflesso.


Riproduci comportamenti astratti,

al mio medesimo modo di reagire,


a tratti mi vedo cambiare,

e rimango fermo al bivio di un’ inverno astrale.


Non conosco molte lingue per dirti che sto male.


Male dentro,

Mare dentro,


Non riesco a muovermi,

corro tra labirinti,

muri di zolfo,

e ingranaggi meccanici,


mi perdo,

tra le menzogne.


Mischio con acquaragia il marrone dei miei occhi…

che adesso non sorridono più,


perché quando ti arrabbi,

ritocchi riccioli di cielo….


e poi non mi tocchi.


Questi sogno dormono,

Rinnegano se stessi,

piangono

mescolano canzoni pallide

e concedono poco.


Finiscono e si fermano,

a luci spente

rimpiangono,

ma non mollano,


tienimi per mano adesso,

anche se respiri di traverso,


Non perdere il contatto dei miei occhi,

anche se disegni riccioli di cielo,


ti arrabbi,

ti volti,


e non mi tocchi.



AngS



1 commento:

...qualsiasi parola ha sempre un valore...