Egoista… ma non Carnefice.
Ho sulla coscienza un codice a barre,
risultato di una guerra dei mondi,
sguardi nel buio,
taglienti e profondi,
una verifica da catalogare tra malati di cuore,
ho l’anima in subbuglio,
ma so cos’è l’amore.
Sulla pelle,
ho cicatrici ruvide che sanno di pioggia,
le guardo lentamente,
goccia dopo goccia.
Egoista… ma non Indifferente.
Ho pensieri che indagano nascosti,
sulla cultura che un’anima può avere,
sul senso di un brivido nascosto,
parentesi di umore,
ferite ruvide e taglienti.
Egoista a tal punto da annullare i sensi,
coprirli di rugiada,
sentirli in mano densi.
E conosco le ragioni dei tuoi occhi,
ritocchi in mano
discorsi assai ridotti,
ma in fondo le parole diventano aria,
da respirare lentamente,
ricordi che diventano frammenti:
un mare calmo,
una notte d’agosto,
dettagli e movimenti
gradualmente la mia mente di riflesso ne piange,
riduce quel momento,
a un testamento da osservare
a un luogo da guardare,
a un motivo per cercare
e non per forza diventare
indifferente.
Ma la tua anima ti legge,
ti scruta silenziosa, e forse ti protegge.
Rimango inerme sulla strada,
e maledico i miei discorsi,
i miei occhi che ti guardano a morsi,
al possesso dell’ non avere,
all’abbandono in un momento,
a questo “gioco”
che poi ha un senso.
Mille parole diventano cristalli,
fiocchi di neve,
scendono e si sciolgono,
scompaiono e non ritornano
rimangono,
come un segreto da tenere,
un fiore da guardare,
in un giorno ricordare.
Il mio sorriso ti appartiene,
anche se non rido,
ma ricordo,
e questo ci rimane
nient’altro da temere,
non sarà mai un errore,
ma un sogno da sognare.
Mi addolcisco lentamente,
, una carezza vuota,
, il mio sguardo scompare,
torno a leggere il mio libro,
e ti nascondo.
Dolcemente.
(Egoista….. ma non Carnefice)
AngS
ma la coscienza di un egoista in quanti punti confina con quella del carnefice ?
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