mercoledì 12 maggio 2010


Odori




È stato un solco
tracciato all’improvviso

senza certezze,
senza prudenza

nell’ annusarci
d’istinto e di stupore,

in un crescendo
che ha dell’ irregolare.

Forse l’attesa
ci vede troppo soli,

forse nel mondo
non sappiamo stare

così distanti
ad aspettarci ancora.

Così prudenti,
così diversi,
così incoscienti.

il suono, le parole
di ogni certezza persa dentro il nostro odore.

Siamo gli ostaggi di un amore
che esplode ruvido
di istinto e sudore.

È un lampo
esploso in un secondo
a illuminarci in un riflesso,

quando temevi
tutta la luce intera,

l’iridescenza
della tristezza.

Probabilmente
lasciandoti cadere
a peso morto
al mio cospetto

avrai sicuramente
permesso la visuale
sulle mie alienazioni,
sui miei tormenti,
sui miei frammenti.

Ma voglio che tu
tu piano piano scivoli dentro me,

ma voglio che poi
nell’insinuarti sia incantevole.

Ma voglio che tu
tu piano piano faccia strage di me

in un incerto compromesso
tra la mia anima e il suo riflesso.

Sei il suono, le parole
di ogni certezza persa dentro il tuo odore.
Siamo gli ostaggi di una passione
che esplode fragile
di istinto e sudore.

Quanti graffi da accarezzare
per tutti i cieli che possiamo tracciare,

tutte le reti del nostro odore
dentro gli oceani che dobbiamo affrontare.

Ma voglio che tu
tu piano piano scivoli dentro me,



Ma voglio...






AngS
(Sbs)

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