lunedì 12 luglio 2010

temporary suspension



pensa al mare

immagina che un pomeriggio d'estate
affiori in superficie qualcosa di misterioso:

che compaia
e poi sparisca prima di essere identificato.

La gente sulla riva sonnecchia,
comodamente seduta sotto gli ombrelloni.
Metà delle persone sta dormendo.

Dell'altra metà,
solo due o tre hanno visto quella cosa.

Nessuno di loro punta il dito:
nessuno grida.

Nessuno ha il coraggio di farlo.
Dopotutto, potrebbero aver visto male.

A pomeriggio,
quella figura
-qualunque cosa fosse-
è solo un ricordo evanescente

Nessuno può affermare con certezza come fosse.
Non si riesce a definirne le dimensioni.

Alla fine si nega di averla vista
e diventa qualcosa che solo si ricorda vagamente

terribile, ma irreale.

Così, qualunque cosa fosse
quella che si era levata verso la luce
è stata lasciata affondare nell'anonimia,

una figura che attraversa lentamente un sogno.

Da svegli,
tutto quel che ricordiamo
è quella presenza imponente

mentre un'ombra giace latente,

nel crepuscolo dei sussurri
sull'altra sponda della ragione:


sono qui.
Aspetto.





AngS






Nessun commento:

Posta un commento

...qualsiasi parola ha sempre un valore...