lunedì 2 agosto 2010




Era, pioveva
C’era qualcosa che non si vedeva

Respirava qualcosa
respirava
Nella stanza della sposa si nascondeva


Eppure si muoveva

Ancora dimmelo
ancora

Che tutto ritornava così com’era
Come bruciava che si disperdeva

E come tornava
Ogni volta che partiva

Piangeva
E si stancava

Come sabbia nel tempo si trasformava

E però esisteva
E si incarnava

E a volte ero sicuro che nasceva
E che ricominciava

Che saliva
E scendeva
Chiamava e si rispondeva

Meravigliava
E produceva

Ed espelleva suoni
Suoni che rubava

Era pioveva
Ma così bianca e nessuno se la prendeva

Così per poco
Che poco ci mancava

Mentre guardava un telefono che suonava
e che non la smetteva

Non parlava
però sapeva tutto quello che gli bastava
quello che credeva
quello che non vedeva

così preciso ed imperfetto
che nessuno lo incastrava

se non voleva ringraziava

con un inchino da domatore le salutava
e poi chiedeva

e chiedeva o prendeva

e come un messicano



si allontanava





Nessun commento:

Posta un commento

...qualsiasi parola ha sempre un valore...