lunedì 28 febbraio 2011



Ti chiami così,
ma adesso il Nome che porti è diverso…

Forse un uomo in un attimo di Confusione e lacrime,
o tu stessa
Per dare una svolta alla vita

E ai segreti,
sì, hai scelto così...
sì…

Guidavo piano quel giorno

Sull'otto volante dei secoli,
dei Millenni,
del freddo,
del fuoco,

Del vento degli attimi,

La città sottostante
era tutta Una casbah di baratri,
lo specchio Dei miraggi “amore, amor” …

Oggi ho cercato il tuo cuore al Telefono,
non hai risposto tu…

Era un'altra, da molto lontano,
un Lontano intoccabile…

Era estate,
ho sentito l’inverno Arrivare dagli angoli,

da tutti i Mille spifferi del nord…


1 commento:

...qualsiasi parola ha sempre un valore...