mercoledì 14 settembre 2011








“il calore del sangue,

un angolo,
un tramonto,
un punto di vista diverso,

il colore è sempre lo stesso.

Pugno chiuso, stretto…teso…
che cambia deciso,
come un ricordo improvviso.

Scrivo da qui,
preferisco così.

Se sai bene chi sono,
oppure immagini al pensiero di due mani sconosciute
che si legano all’unisono.

Forse sai chi sono,
ascolti il silenzio muto della sera,
tra il vuoto di due mondi che si guardano
e non si trovano.

Non si trovano più?

Quanta fretta,
Quanti respiri ridotti,
Quante lacrime interrotte.

Queste luci,
Queste voci,
Questa notte!

Osservo il movimento del mondo,
la vita dentro una vita…

forse è ancora un sogno…

il mattino mi darà una realtà ben vestita di rugiada,
spicchi di sole intenso,
il vento denso sul mio volto,
questa vita che di fatto è già cambiata.

Osservo il movimento di chi è già vita dentro.
Il suo nome: il mio tormento.


Ha il tuo nome,
ne deriva l’importanza di un cuore che ancora oggi vive e batte nel mio mondo.

Senza paura
Ne timore.


Non ci sono scorciatoie,
sentimenti repressi,

la sincerità ne emerge fiera,

di chi ti scrive adesso
di chi ti dice che rimarrai,
contrariamente forse a quello che adesso è il tuo pensiero
a quello che non sai…

sconosciuto il tuo universo…..

….ti parlo dal mio mondo,
ci vivi e ci sarai,

sono qui.
E non  mi nascondo.”



1 commento:

  1. Mi piaci, imperterrito, che prosegui verso la tua via, nella tua strada.

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...qualsiasi parola ha sempre un valore...