martedì 11 ottobre 2011





Fai una chiave doppia della stessa porta,
per qualunque cosa storta si presenterà, 

dopo aver comprato dei lucchetti nuovi per la tua finestra,
puoi partire, 
io sto qua, 

a giocare tra le sponde, 
con le pozzanghere profonde
buttando l’amo nell’acquario della mia fantasia 

Finisco sul pulmino dei vecchi ricordi,
ma il campo sportivo l’ha inghiottito l’edera.

Seguendo ancora il fiume attracco sul cartone,
piove e mi riparo dentro ad un portone

Ho della sabbia nelle tasche,
ho delle spighe sulle calze 
e uno straniero che si fida della mia compagnia. 

È stato un temporale pigro e passeggero,
il sole è su che brucia in cielo sulle tegole, 

Ma non avevo visto mai un arcobaleno
essere centrato in pieno da una rondine... 

Come un lampione che si accende in pieno giorno inutilmente,
aspetto il sasso 
e chi così mi spegnerà, 

Con il sorriso sulla fronte, 
tra le pozzanghere profonde
rimango al largo


nell’acquario della mia fantasia... 





1 commento:

...qualsiasi parola ha sempre un valore...