mercoledì 12 ottobre 2011



Hai resistito ai devastanti effetti del mio passaggio 
e per la cronaca:
ricordo l’ora e i minuti esatti 

lo dico senza retorica 

Purtroppo non era solo un gioco
per provocare un comportamento
ogni reazione serviva a poco
nemmeno dirsi addio 

Come mi avrebbe mai dato aiuto
un’espressione dell’ottocento?
Fra le macerie del terremoto
non ero stato mai

Meraviglia 

una risata con l’eco
rimbalza cadendo in piedi
il mio pensiero
rendendomi allegro 

Cammino ubriaco
trascinandomi via
come un foglio spazzato

attraverso la strada
vado su per le scale
e non guardo mai giù 

se mi concentro
riesco a restare in equilibrio 

E mi risveglio
appiccicato a un muro
come se fossi una pubblicità

con un risvolto di muschio cresciuto
sul mio vestito in una manica
fra le macerie del terremoto 

ho festeggiato il mio compleanno
nella baracca che ho fabbricato
non sono entrato mai 

di questa stella che ho messo a fuoco
io sono l’unico proprietario
la uso come mio lampadario
nel buio che si fa 

Meraviglia 

ho stabilito il mio record
di resistenza alla vita 

e stranamente
mi sento leggero

Cammino ubriaco
sotto il cavalcavia
salutando i bidoni
cresciuti sull’erba

tra il freddo dei vetri
ho pensato anche a te 

i tuoi abbracci così taglienti

Barcollo spaesato
trascinandomi via
come un foglio spazzato
attraverso la strada
vado su per le scale
e non guardo mai giù 

se mi concentro
riesco a restare in equilibrio



in equilibrio




in equilibrio





1 commento:

  1. .. conoscere non significa ricordare, ma sapere esattamente dove andare a cercare..

    visto che l'hai letto anche te.. il tuo numero 8 vorrei ascoltare.. prima però lo devo trovare ..

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...qualsiasi parola ha sempre un valore...