martedì 19 marzo 2013



Svegli prima della sveglia
Ragazzini finti addormentati
Rannicchiati a dar la caccia al fresco
sul cuscino
Fuori è già mattino, scoperchiato il
cielo
Noi aspettiamo fino all'ultimo secondo
prima di andare
Guardi nello specchio e non ti vedi
Dentifricio Spazzolino
Esco a prendere i giornali
Pochi suoni gutturali
Chiavi nella porta
Un bacio senza caldo dentro
cade dritto al centro del dolore
E allora accendo la radio per andare
altrove
con solamente gli spiccioli in tasca
e lucide scarpe nuove
E cambiare di rotta ogni momento
senza chiedersi perché
io accendo la radio per ricordarmi
di te
Capita ogni giorno, in ogni strada
di incontrarsi, innamorarsi
e poi guardarsi lentamente andare via..
Penso spesso di stupirti,
di tornare a casa carico di fiori
e senza alcun motivo festeggiare
Cade ogni amore, cada rovinosamente
arriva in terra e perde mille pezzi
eppure non si sente niente
Ora il tuo silenzio è un'area grigia,
una distanza fitta e scura
che non riesco a attraversare
E allora accendo la radio
per sentire un profumo
Una radio in cucina,
le piastrelle sul muro
E i rumori attutiti dalla pioggia
e una tazza di caffè
E davanti alla radio
a scherzare io e te
Capita ancora di sognarsi,
di vedersi camminare in una piazza
vuota
di una vecchia capitale
coi capelli tinti e corti
ed il futuro mai pensato
Uno spazio aperto e nuovo
tutto da inventare
E allora parlami radio,
e parlami stasera,
dell'arrivo del caldo,
di un’altra primavera
E degli amori infelici,
del futuro,
del lavoro che non c'è
E mentre parla la radio
a scherzare io e te
Una strada, una radio
a cantare io e te
Una stanza, una radio,
a ballare io e te 




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