mercoledì 24 luglio 2013



A. una persona che ama troppo.
B. una persona che ama troppo poco.
C. (G?) una persona che ama. punto. (finalmente.)

Roma. una città troppo viva.
Lecce. una città troppo morta.
Madrid. (Milano?) in medio stat virtus.

l’odore di foglie secche fresche bagnate mi riempie le narici mi sveglia mi rigenera dopo il viaggio mi fa sentire felice di essere tornato a questa casa, a questa chiosa, al mio studio, al mio arredamento nero, allo chat noir sulla parete, alle mie noie, alle mie paranoie, ai miei film, a me stesso. è confortante ripiombare qui. con me. dentro me. (chiuso a chiave.)
mettere ordine.
‘ti aspetterò’ non promettere amore non lo fare anche tu i marinai promettono di tornare e poi non tornano mai più e le loro mogli aspettano e intessono decenni di ricordi.
‘per me la soluzione è a senso unico.’ non avevo dubbi. la tua vita la tua famiglia la tua voce da anestesista le tue mani da anestesista le mie labbra di avvocato non parlare amore non parlare qualunque cosa dirai potrà essere usata contro di te.
‘écoute’. non c’è niente da ascoltare niente di niente amore solo parole da non dire speranze da non seminare ruoli da non confondere dubbi da non alimentare perché non sopporto l’idea che tu sia più fragile di me.
eppure continuo a credere che dev’esserci un posto nel mondo dove sia possibile amarci.

è davvero un errore venirti a cercare?




1 commento:

...qualsiasi parola ha sempre un valore...