sabato 20 luglio 2013



ad esempio, io mi innamoro di ciò che mi sorprende.
oggi è arrivato un temporale stupendo. fortissimo. e, soprattutto, improvviso. è arrivato senza alcun segnale, in un pomeriggio di sole. quando meno ce lo si aspetta. da un momento all’altro, un lampo, un tuono, fulmini lontani, nuvole che si stringono e poi lottano e si feriscono e sanguinano forte, e si amano e si stringono ed eiaculano sul mondo e poi restano lì distese e tacciono e piano s’addormentano.
perchè i fiori sono una pianta così bella da regalare? per analogia, essendo fondamentalmente un organo riproduttivo, quindi simbolo di amore. ma c’è dell’altro. i fiori sono belli perchè sbocciano. e sanno farlo nei luoghi e nei momenti più impensati. non sarebbero così affascinanti se non avessero un segreto da svelare. non sarebbero così belli se restassero chiusi. perchè la vera bellezza è aprirsi. donare profumo e ricevere rugiada. bellezza è comunicazione. e non c’è niente di meraviglioso in un fiore che non sa sbocciare. i fiori secchi si buttano via. solo le persone malinconiche li conservano tra le pagine dei libri.
[nella mia stanza c'è un mazzo di fiori secchi abbandonati su uno scaffale.]
incontrare qualcuno dall’altra parte del mondo, ritrovare in tasca qualcosa che si credeva di aver perso, una vecchia canzone alla radio, i fuochi d’artificio, i colpi di fulmine. tutte queste piccole impavide meraviglie disobbediscono ad ogni dinamica, a qualunque orologio. non c’è modo di disinnescarle. non c’è tempo di scoprire quando scoppieranno. soltanto dopo la deflagrazione ti rendi conto che era una vita che le stavi aspettando.
chiudi gli occhi. immagina di essere in una grande, immensa città. in centro. circondato da luci e mattoni e gente che corre lei solo sa dove. immagina che il freddo ti inibisca le mani e ti congeli il naso. immagina di sentirti ghiacciare fino alle ossa, di alzarti il bavero e stringere le spalle nel cappotto. immagina di avere mille impegni, di non avere tempo, di essere sempre di fretta per qualcosa di cui in fondo non t’importa.
e immagina, in mezzo a tutto questo, di sentire l’urlo di un gabbiano.
questo per me è stato conoscerti.


Nessun commento:

Posta un commento

...qualsiasi parola ha sempre un valore...