distante. nei dedali della mia mente,
ma finalmente vuoto di pensieri. il cuore come bussola.
un orologio anarchico. il cellulare spento.
eppure, nel buio che ho creato,
tu sei fosforescente. risplendi in
mezzo al nulla.
in mezzo a tutto il resto che non conta.
ed io,
rassegnato e folle,
sempre e per sempre t’accompagno,
riempiendo le tue
valigie,
come un cdompagno consapevole . tra
passione e gelosia.
al bando le moviole. so com’è andata la mia vita.
c’ero io dentro.
ero io quello che scappava con te.
ero io quello che scappava da te.
ero
io quello che scappava da me.
non sono qui per capirmi.
solo per
guardarmi da lontano.
i miei pensieri neri coagulano su un foglio.
disegno nuove sfide.
sfoglio nuovi obiettivi.
sventaglio nuova forza.
bevo tanto,
mangio troppo,
e fumo ancor di più.
i vizi sono squallidi
surrogati.
cerchiamo di riempirci di sapori che vagamente ricordino ciò
che ci manca.
e ancora sete,
e ancora fame,
e ancora fumo,
e ancora te.
il punto è che tu non somigli a niente.
neanche a me.
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