sabato 28 settembre 2013



En e Xanax 
non si conoscevano prima di un comune attacco di panico e subito
filarono all'unisono. 

Lei la figlia di una americana trapiantata a Roma
e lui un figlio di puttana
ormai disoccupata. 

En e Xanax si tranquillizavano
con le loro lingue al gusto di
medicina amara e chiodi di garofano. 

Lei per strada e lui rubava i libri della biblioteca 
e poi glieli leggeva seduto sopra un cofano.

Se non ti spaventerai con le mie paure,
 un giorno che mi dirai le tue troveremo il modo di rimuoverle.

In due si può lottare come dei giganti contro ogni dolore 
e su di me puoi contare per una rivoluzione. 

Tu hai l'anima che vorrei avere.

En e Xanax quando litigavano 
avrebbero potuto fermare anche il traffico di New York, 
uccidersi al telefono. 

Lei si calmava, 
lui la ritrovava nuda sulla sedia 
e poi sovrapponevano il battito cardiaco. 


Se non ti spaventerai con le mie paure, 
un giorno che mi dirai le tue troveremo il modo di rimuoverle. 

In due si può lottare 
come dei giganti contro ogni dolore 
e su di me puoi contare per una rivoluzione. 

Tu hai l'anima che io vorrei avere.

En e Xanas 
si anestetizzavano con le loro lingue 
al gusto di menta e marijuana e poi si addormentavano. 


E poi si addormentavano, 

e poi si addormentavano, 

e poi si addormentavano. 





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