ho pensato al mio amore come ad un fluido, 
e alle persone come dei 
recipienti. 
ampolle delle dimensioni più varie e disparate, 
in cui 
versarne, un po’ ciascuna, 
e vedere che forma prende. 
e divertirsi a 
constatare quante diverse forme possa prendere, 
a seconda del recipiente
 in cui lo verso. 
ho pensato ai fatti della vita come piccoli grandi terremoti, 
che 
scuotono la tavola imbandita su cui poggiano i recipienti.
 in ogni 
ampolla osservo le vibrazioni in superficie, 
le oscillazioni scorrevoli,
 i cerchi concentrici. 
con la curiosità e la pazienza di chi osserva un 
moto. 
aspettando come va a finire
.
capita che qualche volta le scosse siano troppo forti, 
e un recipiente si sposti, 
si avvicini al bordo, e cada. e si rompa
.
 e il mio amore si sparga sul tappeto pregiato che chiamiamo tempo. 
ma è inutile piangere sull’amore versato. 
ho pensato al mio amore per te come a un fluido. 
e ciò che è liquido non si comprime. 
tutto quello che posso fare è
 aspettare che evapori. 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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