domenica 30 marzo 2014



ho voglia di una sera piovosa di fine novembre. 
un giorno infrasettimanale, che il giorno dopo ci si sveglia presto e ci si butta nel traffico con la solita fretta. 
ho voglia di un cappotto
ho voglia di entrare nella tua macchina, sentire il tuo profumo, lasciarla accarezzarmi le narici, solleticarmi i sensi. lasciarla convincermi che sei lì, accanto. ti chiederò "dove andiamo?" e tu mi dirai "in un posto carino…", e mi racconterai del tuo lavoro e dei tuoi progetti, ed io ti dirò "io a pomeriggio ho dipinto, e poi son andato a fare la spesa in bici." . parcheggerai tranquilla, pigierai il pollice sul tasto del telecomando, le quattro frecce accese ti segnaleranno al’unisono che hai chiuso portiere e specchietti. entreremo in questo locale coi tavoli neri e le luci soffuse, con questa splendida orchestra che suona dal vivo, accarezzando gli strumenti come fossero donne. e la musica jazz cullerà i nostri discorsi.
mangeremo ottimo cibo, e lo accompagneremo con del vino rosso. e brinderemo a noi.
usciremo da lì sorridenti. fumeremo una marlboro rossa, forse. passeggeremo nella piazza deserta, le luci accese e le finestre spente.
poi mi accompagnerai a casa. troverai parcheggio troppo lontano dal mio portone, così scenderai insieme a me. guarderai attentamente il mio cappotto, 
mi bacerai e mi diari "buonanotte", col tono di voce più basso che puoi. ed io mi sentirò protetto. importante, almeno per te. e mi addormenterò felice, scrivendoti un sms sotto le coperte che profumano di sapone di marsiglia.
ma per godere di tutto questo, dovremo aspettare novembre.

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