se le mie parole ti feriranno, è dal tuo animo che devi guardarti.
le stelle tramontano senza spegnersi.
perchè ciò che si salverà non sarà mai quel che abbiamo tenuto al riparo dai tempi,
ma ciò che abbiamo lasciato mutare, perchè ridiventasse se stesso in un tempo nuovo.
Alessandro Baricco, I Barbari.
ecco. ci siamo. chiudi gli occhi. respira.
poche ore al decollo. e il countdown che si azzera.
ci siamo. lasciati cadere. lasciati scivolare contro il tuo
destino. affrontalo con la caparbietà che ti contraddistingue, quella
che meraviglia i tuoi interlocutori, quella che ti ha portato fino a qui
e in tutti i posti in cui sei stato. affrontalo armato di tenacia.
affrontalo armato del tuo essere disarmato. affrontalo con la
provvidenza del tuo non essere mai sprovveduto. affrontalo, come
affronti l’ultimo minuto in sala, quando la coreografia è quasi
conclusa, quando la musica sta per finire.
pensa, che bello, riprendere fiato.
take a bow. the comedy is over. the curtain falls.
cieco d’amore e d’odio ti rivedo. cieco. perchè stanco di
vedere. quanto schifo, pena, falsità, viltà, vergogna, rimpianto,
rimorso, nausea, dolore, in tutto questo. contamina gli occhi. li
sporca. e allora li chiudo. aspirando alla tua redenzione.
d’altronde, non ci sarebbe redenzione, se non ci fossero i peccati.
ho sempre pagato da me tutti i miei conti. senza ambasciatori. e con molta pena.
ho sempre odiato giocare a nascondino. non son capace di nascondermi nemmeno da me stesso.
ho sempre guardato negli occhi i miei aguzzini. qualunque sentimento essi fossero.
ho sempre rifiutato le vendette facili. non mi divertono.
e ho sempre preferito mangiare amore e sputare veleno, che continuare a chiedermi che sapore avrebbe potuto avere.
l’amore è un gioco d’azzardo. un gioco a perdere. perchè puoi
perdere o vincere, ma quando perdi continui a giocare. e il banco vince
sempre.
la verità è una cosa, la menzogna un’altra, l’amore un’altra
ancora. ma esiste un filo sottile che le congiunge, un comune
denominatore. e tu ti sei lasciata ingannare.
sono un essere sacro. innamorato del profano. ma non ricerco gloria
nè lussuria. a me interessava una cosa soltanto, e te l’ho fatta
promettere.
adesso m’importa che tu la mantenga. non m’importa con chi.
domani io pagherò il mio conto.
e questo è il mio requiem.
Nessun commento:
Posta un commento
...qualsiasi parola ha sempre un valore...