martedì 15 aprile 2014




 se le mie parole ti feriranno, è dal tuo animo che devi guardarti.
le stelle tramontano senza spegnersi.
perchè ciò che si salverà non sarà mai quel che abbiamo tenuto al riparo dai tempi,
ma ciò che abbiamo lasciato mutare, perchè ridiventasse se stesso in un tempo nuovo.
Alessandro Baricco, I Barbari.
ecco. ci siamo. chiudi gli occhi. respira.
poche ore al decollo. e il countdown che si azzera.
ci siamo. lasciati cadere. lasciati scivolare contro il tuo destino. affrontalo con la caparbietà che ti contraddistingue, quella che meraviglia i tuoi interlocutori, quella che ti ha portato fino a qui e in tutti i posti in cui sei stato. affrontalo armato di tenacia. affrontalo armato del tuo essere disarmato. affrontalo con la provvidenza del tuo non essere mai sprovveduto. affrontalo, come affronti l’ultimo minuto in sala, quando la coreografia è quasi conclusa, quando la musica sta per finire.
pensa, che bello, riprendere fiato.
take a bow. the comedy is over. the curtain falls. 
cieco d’amore e d’odio ti rivedo. cieco. perchè stanco di vedere. quanto schifo, pena, falsità, viltà, vergogna, rimpianto, rimorso, nausea, dolore, in tutto questo. contamina gli occhi. li sporca. e allora li chiudo. aspirando alla tua redenzione.
d’altronde, non ci sarebbe redenzione, se non ci fossero i peccati.
ho sempre pagato da me tutti i miei conti. senza ambasciatori. e con molta pena.
ho sempre odiato giocare a nascondino. non son capace di nascondermi nemmeno da me stesso.
ho sempre guardato negli occhi i miei aguzzini. qualunque sentimento essi fossero.
ho sempre rifiutato le vendette facili. non mi divertono. 
e ho sempre preferito mangiare amore e sputare veleno, che continuare a chiedermi che sapore avrebbe potuto avere.
l’amore è un gioco d’azzardo. un gioco a perdere. perchè puoi perdere o vincere, ma quando perdi continui a giocare. e il banco vince sempre.
la verità è una cosa, la menzogna un’altra, l’amore un’altra ancora. ma esiste un filo sottile che le congiunge, un comune denominatore. e tu ti sei lasciata ingannare.
sono un essere sacro. innamorato del profano. ma non ricerco gloria nè lussuria. a me interessava una cosa soltanto, e te l’ho fatta promettere. 
adesso m’importa che tu la mantenga. non m’importa con chi.
domani io pagherò il mio conto.
e questo è il mio requiem.

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