mercoledì 9 aprile 2014



spreco un’altra notte. 
la brucio come incenso sacro. 
ed è in questi momenti che mi capita di pensarti. 
quando questo posto è vestito di buio, 
è un cieco e malinconico tintinnio di uccelli. 
quando il suono dei clacson mi riporta ai giorni che passano, 
e la velocità delle auto sembra seguire la mia. 

lesto conoscere, celere amare. [un vero amore durato forse troppo o troppo poco.]


mi chiedo se mi manchi.

che domande faccio!
un mare senza onde è tanto più grande navigando senza vele.


hai ragione tu. 

dall’alto del tuo distintivo, ne hai visto di mondo. ammiro il tuo scegliere. sempre così coraggioso. e il mio. sempre così incosciente.

sono recidivo. sbaglio, mi pento, poi sbaglio di nuovo. vulnerabile ai pensieri, volubile al sentimento. 


mi sento così forte. mi stringo un po’ di più. 



on prend, on attrape plus de mouches avec du miel qu’avec du vinaigre.
e oscillando tra odi et amo,
io non capisco più
dov’è il confine
tra il due e il tre
in quella patetica frazione.
così sottile e labile che riesci a oltrepassare
nella tua disperata indecisione di farti amare.


avanti. indietro. un po’ avanti. un po’ indietro.
un passo avanti. e due indietro.


[la miglior forma d'astuzia è fingere di non averne alcuna.]


non sono mai stato così tranquillo.
fossi in te, mi guarderei le spalle.





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