mercoledì 16 marzo 2016



(return to innocence)



ma tu tendimi la mano.



Alla fine è sempre così. Posso inciampare, perdere a tratti l'equilibrio.. probabilmente anche cadere. Rialzarmi è un vizio che ancora non voglio perdere. (non l'ho perso)

Ho messo play ad una delle mie canzoni preferite dei Rem e ancora non me ne faccio una ragione di sapere che si sono sciolti. E come se mi voltassi indietro avvertendo un senso profondo di vuoto. È così, senza esagerazioni. Perché io non esagero mai.

Mi sto accorgendo lucidamente (di meno quando non fumo per qualche giorno) di trovarmi esattamente in mezzo ad un periodo molto particolare. Molto.
Cammino tra le attrazioni di un grandissimo luna park (come quelli americani, permanenti)
affascinato da luci “sbrilluccicanti”, suoni, feste e colori.... ed invece di entrare nel tendone della chiromante, mi perdo nella casa degli specchi... dove ad ogni porta si apre un labirinto e dentro ogni labirinto vedo il mio volto. Ovunque. E non riesco ad uscire. Quando alla fine ci riesco, che c' ho pure il fiatone addosso... non c'è più nessuno, il luna park è chiuso e le luci sono tutte spente. Tutte.

E tu poi, dove sei?
Pensavo di trovarti con lo zucchero filato per due... e con il pupazzetto vinto al tiro a segno..; ma invece...

Che poi di punto in bianco, ti svegli la mattina, e ti scopri combattente. Battagliero.
Io ci voglio mettere tutto me stesso, ma tu adesso, (si adesso) devi essere forte, forte come lo sei sempre stata, anche se sei fragile dentro. (io lo so)”

E incredibile come “nel bel mezzo della vita” la vita stessa ti pone i cambiamenti. Ieri era ieri, oggi è oggi. Ogni giorno è un oggi. … Ti accorgi della tua personale evoluzione e molto spesso è come se, senza armatura, vai a combattere contro un drago. (ma la principessa nel castello sei tu. Solo che non te ne sei accorta). E rivolti te stessa come un calzino: e prima ti senti viva, poi ti senti invincibile, poi ti senti persa, stanca, altrove, impaurita..smarrita, poi ritorna la forza... ma scopri che è un puro abbaglio, e ricomincia il giro..

si, ma io sono il tuo guerriero...”

Ricomincia il giro.

Io non so di quanto tempo sarà, e quanto il tempo mi darà, o mi toglierà, so però che sempre mi troverai alla fine della strada. E la mia mano sarà tesa verso di te. Tu che mi hai dato la vita, tu che hai sempre combattuto. Tu.. che non serve poi aggiungere altro, perché bastano gli occhi che porto uguali ai tuoi per sentirmi il sangue nelle vene bruciarmi quanto basta per capire ciò che dovrò fare. E chi dovrò essere.

(ma tu tendimi la mano)

E anche se ho paura, .. (e ne ho molta) la lascerò vestita “da carnevale” solo per te. Per farti sorridere dentro, perché fuori..no, proprio non ci riesci. Più. Ma io ti capisco.

Ti ho sempre capita.


Come ho capito adesso che nessuno può darmi una mano, come nessuno può starmi veramente vicino. Inconsciamente “egoista” che sia, o consapevolmente indifferente...o che sia un padre distratto, o la premura della persona più premurosa che io conosca. Nessuno.
Ci sono solo io.
Con le mie discese, con i miei equilibri, con gli inciampi..con le cadute..e con le rialzate.
Si perché alla fine io mi rialzo sempre. Sempre.

Impara da me, che io porto dentro Te.. come quelle tante volte che tu mi hai sorretto.
E non credere che io me ne sia dimenticato sai. Che le guardo ancora adesso le ferite che porti negli occhi. (e sul cuore).


Ora ti guardo che sei come una bambina. Con i capricci e le pretese, con in testa una domanda, e intorno tante paure che già sai. E che io so.
Un ritorno all'innocenza... che a tratti promette e dice incoerenza.
Vuoi stare sola, ma ti senti sola... Vuoi il sole, ma pretendi la luna...

alla fine di questa lunga camminata, ti prometto che le vedrai entrambe. Contemporaneamente.



L'altra sera ero a cena con alcuni amici.
La persona che era alla mia destra ad un certo punto mi guarda e mi dice:
l'incontro tra due personalità è come il contatto tra due sostanze chimiche: se c'è una qualche reazione, ne vengono entrambe trasformate”

e poi continua, “lo sai chi l'ha detto? ….Carl Gustave Jung”
mi ha un po' sorpreso nei modi e nei tempi di come guardandomi, mi ha detto esattamente ciò che mi ha detto....

Io le ho risposto: “non avevo la minima idea di chi ha detto queste precise parole... però è un concetto in cui credo..... e ben vengano certe irreversibilità”...

si...ben vengano...

alla fine ne verrai trasformata in questa battaglia, anche, contro te stessa. Stanne certa.
Ma sono sicuro... si, ne sono sicuro, che ne uscirai più forte di quanto credi.

Ed ora che sicuramente (spero) il tuo respiro sarà regolare. Tranquillizzo anche il mio, che spesso si agita improvvisamente quando "capita" che ti penso....

e...a proposito....


Ti penso sempre” anche io. …
anche se non te l'ho scritto da nessuna parte.
E nemmeno te lo dico mai.


(return to innocence)



e per quanto mi riguarda...


a volte mi son detto che è colpa mia. che dovrei iniziare a desiderare qualcosa che sia possibile.
ma poi mi sono detto che no, che il mio destino sono io, ciò che faccio, ciò che scelgo.

e allora: facciamo in modo che sia possibile ciò che desideriamo.

Certi “sentimenti” che nascono improvvisamente dentro..come l'alba che adesso io sto intravedendo.....sono sempre giusti.





















Nessun commento:

Posta un commento

...qualsiasi parola ha sempre un valore...