martedì 13 ottobre 2009

anche quando mi nomini a mente, e si sente...



ieri mattina, avevo messo la sveglia alle 6:30,

orario indispensabile per mettere ordine ai miei capelli,
osservare la barba incolta di un settimana,
vestirmi,
e cercare di saltare il caos urbano,
le orde di ragazzini che vanno a scuola,
le persone stressate e svogliate che si recano al lavoro,

avevo predisposto tutto,
tutto quanto....


ho visto quegli oggetti appoggiati su di una mensola per non so quanto tempo,

li ho ripuliti spesso dalla polvere....


ed ho continuato per tutto questo tempo ad osservarli...
nel mio silenzio,

nel mio caos assordante...



poi sabato mattina ho comprato della carta da imballaggio,

un foglio di celofan,


ed ho preso i 3 dischi in vinile che avevo deciso di regalarti...


-Rimmel, di Francesco DeGregori
-Titanic, di Francesco DeGregori

-Eye in the Sky, di Alan Parsons Project


adoro i dischi in vinile!

sono degli oggetti che raccontano con la loro musica arruffata un'epoca che è andata via.....

sono custodi di momenti vissuti,
di emozioni, e di non so quante sensazioni...

con il loro odore di consumato e di vecchio....


li ho incartati per bene,
poi ho preso un pennarello rosso e ci ho scritto sopra il tuo nome e cognome,
il nome della via affollata dove ti affacci dalla tua finestra di legno,
ed il nome della città in cui vivi...


tutto era pronto.....

tutto, tutto quanto.....

dopo mesi di assoluto silenzio,

la mia coscienza avvolta nella carta stagnola,



questa mattina ho speso i primi 5 minuti della giornata... con i capelli tra le mani,
seduto sul mio letto,
ad osservare il pacco.....

ero pronto per spedirlo....


ho preso la carta,

ne ho assaporato il suo odore...


ho scartato il pacco.....

ho rimesso a posto i dischi.....



e sono andato a lavorare.





______________



Il tuo nome è una vecchia ferita che giace profonda
e la sabbia ha coperto il passaggio di fiamme e furori
tutto sembra pulito e quieto a vederlo da fuori
tutto sembra finito

Ho trovato il tuo nome su un foglio nascosto
era scritto in corsivo e pendeva di lato
come un albero al vento piegato

Da lontano
il nodo non cede per niente
un serpente che stringe e respira
anche quando mi nomini a mente e si sente

Da lontano
quel nodo non cede non molla
come colla ogni giorno più dura
anche quando mi nomini a mente e si sente



La lontananza sai è come il cielo
distanza così grande che non serve l'aereoplano

ma questa leggerissima farfalla sulla mano

fa rivivere il pensiero
delicato messaggero
La lontananza sai è come il mare

fermo sulla riva con un vaso da riempire

distanza così grande che è difficile spartire
tra chi ha fede di aspettare
e chi vuole sparire





Non c'è stato un momento preciso nemmeno un saluto
un regalo sbagliato uno sguardo d'intesa
mi hai lasciato per strada uno sguardo scaduto

Da lontano
quel nodo non cede per niente
un serpente che stringe e respira
anche quando mi nomini a mente e si sente

Da lontano
come in volo
una stella distante e lucente
anche quando mi nomini a mente e si sente




La lontananza sai è come il cielo
distanza così grande che non serve l'aereoplano
ma questa leggerissima farfalla sulla mano

fa rivivere il pensiero

delicato messaggero

La lontananza sai è come il mare

distanza che è impossibile da dire

inutile varcare
si immagina
e ti impone di aspettare






da lontano tu rimani
come i segni che mi scavan le mani
anche quando ti nomino a mente e si sente






anche se ne dubito che riuscirai mai a trovare, anche per caso, questo posto........

Buon Compleanno.



AngS
(e nascondo i miei alibi e le tue ragioni,
i miei alibi e le tue ragioni)

2 commenti:

...qualsiasi parola ha sempre un valore...