domenica 3 gennaio 2010




Sai quando ti scrivo
mi viene una certa nostalgia

e del resto sono sempre
quello stupido romantico
che ancora confonde
il presente col passato

Ma il tempo e' spesso un fatto
che si apprezza sempre dopo

e le vecchie facce son qualcosa
che cambia tra le righe

e io che le rivedo
e ci ripenso

io vorrei ancora,
ancora,
ancora,

ridere cosi' e far l'amore
e bere vino

passar la notte ad aspettare
di avere qualcosa da raccontare

e vedere in un motel o in una strada
un'incomparabile avventura

Ricordi quella frittata
si partiva per New York
e noi artisti sconosciuti
ci trattavamo da signori

e alle cinque di mattina
lei vestita da romana

io vorrei ancora,
ancora,
ancora,

io vorrei ancora,
ancora,
ancora.



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