Equilibrio
“….Pronto?!....."
“…Sono Io……..”
“Ah……cavolo, dormivo!!!, cos’è successo?”
“Credo di aver dimenticato il mio equilibrio da Te…., puoi controllare per favore?”
“…………………………………………………………….,…………………………………………..,
non lo trovo……….., ma sei sicuro che si trova qui da me?, hai controllato bene?”
“Si, credo di aver controllato bene,
Ieri sera a casa tua era con me, ne sono certo,
forse è sotto il letto,
forse è da qualche parte sul pavimento…..”
“Forse è fuggito via, non credi?........”
Equilibrio costante,
derivato dall'impossibile.
Come un monte innevato d’agosto,
scivola via tra l’immaginazione ed il pensiero di averlo perso.
Equilibrio precario,
ubriaco di realtà,
sbronzo, nei pressi della Metro,
smarrito e stronzo,
colleziona figure tra figuranti a forma di passanti.
Equilibrio pratico,
svelto,
tra le macchine del centro,
centellina parole strappate,
promette con il pensiero di dimenticarsene.
Equilibrio pazzo,
mi ci rivedo,
dall'altra parte dello specchio,
capisco che non sono io,
eppure mi guardo.
Io, mi conosco,
so come sono,
ma lo specchio mi sorride,
è il mio sorriso dimenticato!
con addosso un rossetto parlato,
capelli diversi,
i miei occhi persi,
intravedono uno sconosciuto,
eppure sono io,
problematico, forse pazzo,
mi ci rivedo,
spicca un fiore dentro a un mazzo,
sollazzo,
cullato tra quel confine,
dove prima credevo di conoscermi.
Ed’ora non più.
AngS
Stupenda...
RispondiElimina...Ho dimenticato l'equilibrio un tempo nelle pagine sbiadite di quella che ERO...