Fino alle viscere
(vedo quel che vedo)
L'aria rarefatta non produce odore
non mi cambia più l'umore
nel circuito affascinante
mi rallegri l'anima
luce intermittente
e non riesco a perdonarti veramente
io cerco
ma non riesco
a perdonarti veramente
mentre moltiplichi ragioni di fango
vedo quel che vedo
Evito i tuoi movimenti
immagino nell'amore
che da me pretendi
toccami e baciami
fino alle viscere
immagino
fantastico che immagino
I colori cambiano quasi per proteggere
pomeriggi inutili
fammi affogare
nel tuo verde mare
con certezze sterili
e non riesco a perdonarti veramente
io cerco
ma non riesco
a perdonarti veramente
mentre moltiplichi
acide lacrime
vedo quel che vedo
BERNARDO ATXAGA La vita che io vedo
RispondiEliminaLa vita che io vedo
anela gli estremi confini,
il Deserto, la Selva, e nient'altro.
Vedo che Settembre,
quello dei Rossi Boschi di Felci,
deplora la sua materia;
avrebbe preferito essere
solo Neve, Immensità e Lupi.
Vedo che il Sole
sogna la pura Luce,
e che la Notte
rimpiange i tempi primordiali,
quando tutto era notte.
Guardo anche al mio cuore,
e scopro che i suoi desideri
si riassumono, sfortunatamente,
in due parole:
la parola Sempre,
la parola Mai.