martedì 22 giugno 2010





Centocinquanta stelle
in fila indiana,

in questa notte umida
che sa di maggiorana,

in questa notte splendida
che sa di malva,


centocinquanta stelle
in questa notte calda.

Centocinquanta stelle
o centocinquantuno

ed io che le sto a contare
in questo cielo nero fumo.

Le conto e le riconto
e vai col tango,

in questa notte lurida
che sa di fango.

E tirano certe bombe
che nessuno se le aspettava,

in questa notte storica senza lapilli
e senza lava

e tirano certe bombe
che sembrano dei giocattoli

che ammazzano le persone
e risparmiano gli scoiattoli.

Centocinquanta stelle
e più di una scintilla,

in questa notte isterica
che sa di camomilla,

centocinquanta stelle
o millecinquecento

ed io che le riconto
e piano piano mi addormento.

Centocinquanta stelle
ed una stella sola

in questa notte ipocrita
che sa di Coca Cola,

una notte così amichevole
da dormire in un sacco a pelo,

centocinquanta stelle



in mezzo al cielo.




2 commenti:

...qualsiasi parola ha sempre un valore...