Ecco
stasera mi piace così
con queste stelle appiccicate al cielo
la lama del coltello nascosta nello stivale
e il tuo sorriso trentadue perle
così disse la ragazza:
nella mia vita non ho mai avuto fame!
e non ricordo sete di acqua o di vino
ho sempre corso libera,
felice come un cane.
Tra la campagna e la periferia
e chissà da dove venivano i miei
dalla Sicilia o dall'Ungheria
avevano occhi veloci come il vento
leggevano la musica
leggevano la musica nel firmamento
la ragazza ha ventun' anni
trentadue perle nella notte
e se potessi ti porterei via
con le scarpe rotte
gireremmo questa ed altre città
questa ed altre città
a costruire giostre e a vagabondare
ma adesso è tardi anche per chiaccherare.
E stavamo appoggiati alla notte
forse mano nella mano
e ci tenevamo negli occhi
aspettavamo il sole del giorno dopo
senza guardare niente
sull'autostrada accanto al campo
le macchine passano velocemente
e gli autotreni mangiano chilometri
sicuramente vanno molto lontano
gli autisti si fermano e poi ripartono
dicono: "c'è nebbia, bisogna andare piano"
si lasciano dietro un sogno
metropolitano.
come sempre riesci a far vagare la mente per mete lontane, accompagnati da occhi di stelle
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