sabato 19 giugno 2010



Ecco
stasera mi piace così

con queste stelle appiccicate al cielo

la lama del coltello nascosta nello stivale

e il tuo sorriso trentadue perle


così disse la ragazza:
nella mia vita non ho mai avuto fame!

e non ricordo sete di acqua o di vino

ho sempre corso libera,
felice come un cane.

Tra la campagna e la periferia
e chissà da dove venivano i miei

dalla Sicilia o dall'Ungheria

avevano occhi veloci come il vento
leggevano la musica

leggevano la musica nel firmamento


la ragazza ha ventun' anni
trentadue perle nella notte

e se potessi ti porterei via
con le scarpe rotte

gireremmo questa ed altre città

questa ed altre città
a costruire giostre e a vagabondare

ma adesso è tardi anche per chiaccherare.


E stavamo appoggiati alla notte
forse mano nella mano
e ci tenevamo negli occhi

aspettavamo il sole del giorno dopo
senza guardare niente

sull'autostrada accanto al campo
le macchine passano velocemente

e gli autotreni mangiano chilometri
sicuramente vanno molto lontano

gli autisti si fermano e poi ripartono

dicono: "c'è nebbia, bisogna andare piano"


si lasciano dietro un sogno

metropolitano.





1 commento:

  1. come sempre riesci a far vagare la mente per mete lontane, accompagnati da occhi di stelle

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...qualsiasi parola ha sempre un valore...