Lei aveva tasche troppo strette
e otto, nove, dieci modi di vivere,
forse aveva un cuore troppo grande
e una strana maniera di sorridere.
Lui aveva un grosso cervello
e dei gerani proprio dove la strada si divide,
lontano i campanili suonavano
ma lui non se ne preoccupava.
Ma questa non è casa mia,
i ricordi si affollano in fretta
e un libro cominciato la sera è già dimenticato la mattina.
"A Lupo,
anima pura,
perchè non giuri
più sulla tua Vita".
Il poeta in affari veniva da molto lontano
con dei nastri colorati legati alla vita,
la vide che vendeva giocattoli,
le chiese "Cosa vuoi per una notte?".
Lei non rispose,
le parole erano neve,
la piccola fiammiferaia presa dal gioco,
si è rotta una mano sopra il filo spinato,
rispose la signora, "Non ho niente da chiedere,
se non le tue lacrime e tutto quel che hai".
E si presero per mano
nella notte stellata e piovosa
e capirono che in fondo bastava
non chiedersi né l'anima né il cuore né niente di simile,
soltanto quattro salti
dove più ti conviene.
E vennero accerchiati da quaranta ladroni
usciti dalla favola senza permesso,
riuscirono a fuggire
proprio a mezzanotte,
senza colpo ferire, senza fare rumore,
l'orologio batteva i suoi colpi,
la Renault diventava una zucca.
Ma questa non è casa mia,
i ricordi si affollano in fretta
e un libro cominciato la sera
è già dimenticato la mattina.
"A Lupo,
anima pura,
perchè non giuri più
sulla tua vita".
dov'è che trovi l'alchimia per toccare così i sensi?
RispondiEliminaè a dir poco meraviglioso.
buon inizio settimana
Adrienne Rich
RispondiEliminaPrime cose
Non posso nominare l’amore ora
senza nominare il suo oggetto –
questa l’ultima misura
di quegli anni scintille di acciarino
quando si credeva
innato il proprio bagliore.
Oggi giuro
che solo nell’occhio del sole
io prendo fuoco.