sabato 31 luglio 2010
venerdì 30 luglio 2010
Comincia a ingiallirsi il nero del livido,
non è più così tanto nitido
e da oggi il dolore ritorna
semplicemente sottocutaneo.
Ho cambiato la scheda al telefono,
ho lavato nel lago lo spirito
e nel farlo il tuo corpo ha finito per essermi estraneo.
E' un periodo pieno di sorprese
e non si contano più le offese
che per decenza mi rimangerei.
Ma sono stanco di sentirmi come
uno straccio sotto a qualche piede
mi esploderebbe il cuore prima o poi.
Alla parte non mi presto del povero Cristo
e perchè mai tu l'hai data a me,
vuoi rispondere perchè
io dove finisco
in quale labirinto
se non c'è
uscita o speranza di evadere.
Continua a ingiallirsi il nero del livido,
non è più di dominio pubblico
e da oggi il ricordo diventa
eternamente contemporaneo.
La vendetta è sevita sul tavolo,
da strapparti dei fili dal cofano,
ma nel farlo il piacere sarà
quello si momentaneo.
E' un periodo pieno di sorprese,
in sottofondo a queste imprese
la musica pian piano salirà.
Voglio prendermi un registratore,
per tenerci dentro le parole
di quel proverbio che mi servirà.
vuoi rispondere perchè
io dove finisco,
in quale labirinto
se non c'è
speranza,
sentenza
non c'è
nessuna certezza
di evadere.