venerdì 27 agosto 2010


Quella cosa non c'è più
possiamo riguardarci negli occhi

ho mendicato a lungo un tuo sorriso
perché m'incantano i tuoi denti

fonti insospettabili mi dicono che finalmente tu stai bene

chiamami tranquillamente
se ti mancheranno le mie vene


adesso io so cos'è
ma forse non comprenderai mai il perché

tu digli pure di stare tranquillo
perché vivrò senza il tuo ventre

se non fu amore
il nome non so dirti qual'è

ma almeno durerà per sempre

perché adesso io so cos'è

adesso io so cos'è

ma forse non comprenderai mai il perché

è stato molto bello rincontrarsi
ma l'insicurezza sta per tornare


ti bacio e ti saluto

ora devo andare



1 commento:

  1. La solitudine e gli altri
    tu che guardi
    la purezza delle cose
    la loro sicurezza
    tu che guardi
    alterata dall’ignoto
    che fa da tuorlo al corpo
    pure porgendo il profilo inviti a qualcosa
    d’intensamente stabile e fluttuante
    quindi con la voce battezzante
    nomini dividi esponi l’ombra
    sorella misteriosa
    persona corporale più ricca di ogni cosa.
    Giancarlo Majorino

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