sabato 25 settembre 2010




E' solo un uomo quello di cui parlo

del suo interno come del suo intorno
di quando scivola su stesso
di quando scrive come adesso

sulle sue guance ha il vento fresco
della vetta della conquista
sotto le unghie ha la terra quando striscia

le sue serate le sue ferite
le donne amate e poi dimenticate

dell'ambizione della speranza
le ragnatele della sua stanza

di quando ha paura di morire
e un orgasmo la fa tremare

di quando la vita non è così come appare


e' solo un uomo quello di cui parlo
quando inciampa nella sua ombra
quando cammina sull'acqua e non affonda

e' solo un uomo quello di cui scrivo
di quando sbaglia e non si perdona
il furore e il disincanto di quell'universo
a forma di persona


parlo di quando spara alla sua ombra
e s'inginocchia a un portafoglio

quando osserva l'infinito
attraverso il suo ombelico

quando sventola una bandiera
o ci si nasconde dietro per paura

una menzogna è più cattiva
nascosta dentro una preghiera


e' solo un uomo quello di cui parlo

di una doccia dopo un tradimento
del sorriso che ritorna dopo che ha pianto
è solo un uomo quello di cui scrivo

la notte prima di un lungo viaggio
quando non sa se poi partire e solo partire
o è anche scappare


è solo un uomo quello che mi commuove

che vorrei uccidere e salvare
amare e abbandonare

è solo un uomo ma lo voglio raccontare

perché la gioia come il dolore si deve conservare

si deve trasformare





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