martedì 28 settembre 2010



Siamo frasi di un discorso
che non formano un concetto
come nemici ammanettati
nello stesso letto

animali in un recinto
che non vogliono più uscire
siamo pesci in un acquario
e non sogniamo il mare

siamo le grida dietro ai muri
e poi i silenzi in ascensore
condomini con giardino
vicini senza nome

autostrade abbandonate
ma con i lavori in corso
ogni tanto mi risveglio
e mi domando in tutto questo
cosa c'entro io

poi ti guardo e riconosco in te
la mia stessa ferita
siamo tutti un'espressione in più
di questo pianeta

consumatori consumati
sepolti dalla spazzatura
il fuoco brucia in un istante
l'amore finché dura

conducenti incattiviti
dalle sette di mattina
avversari ad ogni fila
ad ogni incrocio ad ogni costo
ma cosa c'entro io

poi ti guardo e riconosco in te


la mia stessa ferita





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