venerdì 18 maggio 2012






sotto un cielo di stelle e di satelliti 
tra i colpevoli le vittime e i superstiti 

un cane abbaia alla luna 
un uomo guarda la sua mano 
sembra quella di suo padre 
quando da bambino 
lo prendeva come niente e lo sollevava su 

era bello il panorama visto dall'alto 
si gettava sulle cose prima del pensiero 

la sua mano era piccina ma afferrava il mondo intero 

ora la città è un film straniero senza sottotitoli 
le scale da salire sono scivoli,
 
il ghiaccio sulle cose 
la tele dice che le strade son pericolose 

ma l'unico pericolo che sento veramente 
è quello di non riuscire più a sentire niente 

il profumo dei fiori 
l'odore della città 
il suono dei motorini 
il sapore della pizza 
le lacrime di una mamma 
le idee di uno studente 
gli incroci possibili in una piazza 

di stare con le antenne alzate verso il cielo 


rido e piango 
e mi fondo con il cielo e con il fango 


la città un film straniero senza sottotitoli 
una pentola che cuoce pezzi di dialoghi 
come stai quanto costa che ore sono 
che succede che si dice chi ci crede 
e allora ci si vede 

ci si sente soli dalla parte del bersaglio 
e diventi un appestato quando fai uno sbaglio
 
un cartello di sei metri dice tutto è intorno a te 
ma ti guardi intorno e invece non c'è niente 

un mondo vecchio che sta insieme solo grazie a quelli che 
hanno ancora il coraggio di innamorarsi 

e una musica che pompa sangue nelle vene 
e che fa venire voglia di svegliarsi e di alzarsi 
smettere di lamentarsi 

che l'unico pericolo che senti veramente 
è quello di non riuscire più a sentire niente
 
di non riuscire più a sentire niente 

il battito di un cuore dentro al petto 
la passione che fa crescere un progetto 
l'appetito la sete l'evoluzione in atto 
l'energia che si scatena in un contatto 


 

e mi fondo con il cielo e con il fango 





e mi fondo con il cielo e con il fango 





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