domenica 30 dicembre 2012




E ho letto le tue carte
in una discoteca abbandonata dai viventi
con le anime dei dannati accasciate sui tavoli e tu,
tu mi hai dato i brividi. 

E ho scelto la saggezza al decimo Gin tonic,
come un monaco buddista
ho ascoltato le tue ragioni rimanendo immobile
ed impassibile.

Perché si sa com’è che va,
che c’è chi prende
e c’è chi da,
chi si accontenta
e chi invece non accetta. 

Io accetto tutto dalla vita, 
eccetto che tu sia un’amica,
preferisco perderti.


Tu sei l’antidoto
che mi salva,
tu sei la strega e la sirena
Tu sei la ragazza dell’inferno accanto, 
con gli sguardi dei presenti su di lei.

Magari ti darai
ai nuovi dei pagani,
che studiano il tabù
della peggio gioventù,
che metodo ignobile
di fingersi utili. 

Oppure cambierai vita
e cercherai il trascendentale
ti dividerai tra materiale
e spirituale in una villa
a Capri, ma con lo spirito
a Chamonix.

Perché si sa com’è che va,
che c’è chi ha e chi non ha,
io ho avuto tutto e niente dosati sapientemente. 

Allora, 
allora cosa vuoi che dica, 
eccetto la parola amica
preferisco uccidermi.

Tu sei l’antidoto
che mi salva,
tu sei la strega e la sirena
Tu sei la ragazza dell’inferno accanto, 
con gli sguardi dei presenti su di lei. 


Ed esplodono galassie, 
e collassano universi dentro me. 

Nella schiuma rosa di un lunedì mattina 
ribollono ricordi alla benzodiazepina,


Tu sei l’antidoto
che mi salva,

tu sei la strega e la sirena 

Tu sei la ragazza dell’inferno accanto.




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