sabato 8 giugno 2013



chi verrà dopo di te si prenderà il disordine che lascerai. 
i progetti aperti, 
i fogli sparsi, 
le cartoline mai inviate, 
i sogni a metà.
 berrà caffè, o lascerà che io gli insegni a farlo, 
e fumerà dopo l’amore. 

si specchierà vedendoti alle spalle, 
sapendo che sei un costante termine di paragone, 
mentre io avrò la sensazione di ripassare dal via, 
l’ennesimo punto di partenza del mio destino circolare.

chi verrà dopo di te mi farà sorridere composto e piangere nostalgico. 
nel buio indagherà l’eziologia dei miei silenzi.
 chi verrà dopo di te ti respirerà annusandomi. 

nel buio indagherà l’eziologia dei miei silenzi.
e avrà soltanto spine.

chi verrà dopo di te non sarà mai la benvenuta, 
non si sentirà mai gradita, 
non avrà mai tutta la luce dei miei occhi,
 e capterà le mie riserve, 
ogni grammo del peso dei miei piedi di piombo.

chi verrà dopo di te non ha volto, 
non ha nome, 
non è nemmeno un’idea, 
e il suo ruolo è vacante,
ma la verità è che nessuno verrà dopo di te

perchè
nessuno
mai
prenderà il tuo posto.



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