che senso ha la fine di un’estate che non è mai iniziata?
ottobre ci ha sorprenderà già malinconici,
ormai distanti. tra braccia
imponenti,
insignificanti, cinta di pensiero io sono qui.
e tu,
semplicemente, persa, altrove.
bicchieri d’acqua senza forma,
senza
nome.
senza infamia e senza lode è tramontata la monarchia del sole.
le notti
in riva al lago dei tuoi occhi,
parentesi selvatiche nelle giornate
ipocrite.
il vento dell’autunno non ci perdonerà mai
di avergli tolto il
gusto di spingerci lontani.
giorno dopo giorno il cielo invecchia,
ora dopo ora il giorno soccombe.
e
la voglia di scappare, e la vita che c’incastra.
e la voglia di
parlare,
e la musica che ci tarpa.
sotto che riparo sei quando su di me
piove?
cadranno mille petali di rose, sì, ma dove?
cercavo di proteggerti,
ho scordato di proteggermi,
me ne ricordo
adesso e non è tardi,
ma non ha senso stringersi se si è insaponati di
segreti.
perché si sguscia via.
che cosa stiamo cercando di scaldare?
che cosa ci è rimasto da salvare?
che senso ha la fine di una storia che non è mai iniziata?
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