lunedì 30 settembre 2013




Desirée torna in sé dopo un sogno
Svegliandosi tra gli scoiattoli di una città 

Su una panchina aspetta l'autobus
E si strofina le mani dal freddo che fa 

È una mattina in cui le nuvole battono i taxi in velocità
E le altalene si credon libere di dondolare per propria volontà

Desirée conta sei semafori, 
otto fermate per scendere 

Intanto si fa un viaggio muto con chi ha di fronte 
e quasi si dimentica della realtà 

Per tre fermate ha avuto un complice, 
un cavaliere pronto a difenderla dai draghi alati
Desirée torna in sé dopo questo ennesimo saggio di danza 
con la fantasia, S'incammina in mezzo agli alberi 
sotto a una pioggia di pezzi di fotografia 

In un parcheggio sotterraneo 
tiene un sasso in mano e accelera un po' 

È uno spavento solo momentaneo 
che si dissolve in un gas di scarico
Desirée sulle scale mobili 
mentre una radio lontana trasmette "Fast Car" 

È circondata da soli uomini tutti replicanti di un'unità
Ma se il deserto prevede un'oasi

 ecco che da lontano ne vede già i confini...




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