ed è ancora voglia d’evasione.
è ancora saturare e poi azzerare.
urlare da morire e poi tacere.
correre milioni di chilometri
fare un
ultimo sprint tagliare il traguardo prima quinta o ultima non me ne
frega niente
ma godermi il secondo dopo.
e camminare piano. accanto al
mare.
dopodomani l’ennesima valigia.
stavolta il viaggio sarà lungo e a
tappe.
c’è una maglietta, nel mio armadio, che non indosso da un po’. un
regalo di mia madre.
e la metterò in valigia, per
ricordarmi, appena ne avrò il tempo, che ho un appuntamento con il
vento.
e con le chitarre. e con le scarpette. e con i libri. e con le belle
canzoni. e col silenzio. e con tutte le cose belle di questo mondo che a
volte s’ignorano a torto.
l’unica mia vera ansia è di non averne alcuna.
e non vedo l’ora di sentirmi leggero.
Buon viaggio. Buona vita.
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